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L'introduzione dell'articolo Buone prassi europee per rafforzare la cultura della prevenzione nella scuola redatto in esclusiva per AiFOS dal giornalista Marco Michelli. Il testo completo sarà pubblicato nel Quaderno della Sicurezza n.4 del 2016, disponibile nel mese di dicembre
Sin dall’inizio del millennio, il ricorso all’istruzione per rafforzare la cultura della prevenzione è stato uno dei principali intendimenti della strategia comunitaria per la salute e la sicurezza sul lavoro che, non a caso, è stato inserito tra gli obiettivi già nel periodo 2002-2006.
Secondo l’Agenzia Europea, infatti, “La sicurezza e la salute della forza lavoro di domani dipendono dall’integrazione — in inglese “mainstreaming” — dei temi della sicurezza e della salute sul lavoro (SSL) nell’istruzione di oggi. Bambini e adolescenti devono cominciare a studiare la materia in una fase precoce della loro educazione, in modo da poter coltivare queste nozioni nella futura vita lavorativa e privata”.
Integrare la SSL nel sistema educativo significa inserire un’area programmatica, quella relativa alla salute e alla sicurezza sul lavoro, in un’altra area programmatica, quella dell’istruzione: ciò significa che sistemi diversi, con istituzioni e mentalità diverse, devono comunicare tra loro e intraprendere azioni comuni.
Sono questi gli aspetti riportati nel testo della Commissione europea, “Adattarsi alle trasformazioni del lavoro e della società: una nuova strategia comunitaria per la salute e la sicurezza 2002-2006, COM(2002)” che recita: “La strategia dell’Unione europea per la salute e la sicurezza riconosce l’istruzione e la formazione quali fattori fondamentali per promuovere la cultura della prevenzione. La formazione in materia di salute e sicurezza non inizia con l’inserimento nel mondo del lavoro: essa, al contrario, deve essere parte integrante del programma scolastico o una materia specifica nei percorsi di studio professionali”.
In tale ottica, l’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro negli ultimi quindici anni ha portato avanti molte campagne e lanciato diversi progetti: il capostipite di questi è stato il progetto noto con il nome di “Integrazione della sicurezza e della salute sul lavoro nell’istruzione” del 2002, promosso dallo slogan “Start young, stay safe” (Comincia da giovane, resta al sicuro!). L’idea alla base del progetto - e di tutti quelli poi declinati in seguito - è che quanto prima i bambini e i giovani acquisiscano familiarità con i concetti di salute e sicurezza, tanto prima possano sviluppare una consapevolezza dei rischi e quindi contribuire a determinare le condizioni di salute e sicurezza nella loro futura vita lavorativa e privata.
Tanti gli esempi di buone pratiche raccolti e promossi dall’Agenzia Europea attraverso i progetti condotti nel settore scolastico. In particolare, la relazione “Integrazione della sicurezza e della salute sul lavoro nel sistema educativo: esempi di buone pratiche nella scuola e nella formazione professionale”, contiene una raccolta completa di esempi di buone pratiche in tutta Europa e descrive i progressi da compiere verso una strategia sistematica di integrazione della sicurezza e della salute sul lavoro nell’istruzione a livello europeo.
Il testo completo dell’articolo sarà pubblicato nel Quaderno della Sicurezza AiFOS n.4 del 2016 (Rapporto AiFOS), dedicato alla formazione alla sicurezza nell'ambito scolastico, disponibile nel mese di dicembre.
Il Rapporto AiFOS verrà presentato nel pomeriggio del 12 dicembre a Roma presso l'Auditorium Inail in occasione del convegno gratuito "Orizzonti di scuola. Esperienze di formazione e sicurezza negli istituti scolastici". FAI CLIC QUI per iscriverti!
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