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Esempi di buone pratiche provenienti da tutta Europa per individuare i fattori chiave di successo e le sfide da affrontare
Più dell’80% di tutti gli infortuni sul lavoro nell’UE si verifica in micro, piccole o medie imprese. E i risultati dei più recenti studi in materia evidenziano come i problemi e le preoccupazioni specifici delle micro e piccole imprese si rivolgano ancora in particolar modo agli atteggiamenti e ai comportamenti relativi alla salute e la sicurezza sul lavoro (SSL) e ai fattori che favoriscono o ostacolano l’attuazione di misure di SSL in tali imprese.
Più piccola è l’azienda, maggiore è il rischio è l’incipit dal quale sono state approfondite da EU-OSHA le problematiche del settore. Per questo l’Agenzia ha avviato nel 2014 un progetto triennale mirato a individuare politiche efficaci, strategie e approcci pratici alla gestione della SSL nelle micro e piccole imprese, che sono vitali per la società e l’economia dell’UE.
Proprio in questi giorni sono state pubblicate due relazioni, presentate nel corso di un seminario svoltosi a Bilbao il 25 gennaio scorso, che analizzano gli ultimi risultati del progetto dell'EU-OSHA sulle micro e piccole imprese. Al centro, alcuni esempi di buone pratiche provenienti da tutta Europa, che individuano i fattori chiave di successo e le sfide nonché l'importante ruolo degli intermediari quando si tratta di migliorare la SSL nelle micro e piccole imprese.
Tra gli esempi, il valore della cooperazione tra le diverse parti interessate e dell’integrazione della SSL nella catena di fornitura è particolarmente ben illustrato dal progetto del Parco Olimpico britannico. Durante la costruzione del Parco Olimpico, tutte le parti interessate – tra cui l’autorità nazionale di regolamentazione in materia di SSL, i contraenti e i sindacati – sono state consultate prima dell’inizio del progetto e in tutte le sue fasi. La sicurezza e la salute hanno costituito una priorità assoluta e – attraverso la gestione della catena di fornitura – tutte le micro e piccole imprese in subappalto sono state tenute a rispettare standard molto stringenti, atteggiamenti e scelte che hanno condotto a un tasso eccezionalmente basso di incidenti durante la realizzazione delle opere. Tale esemplificazione attesta quanto sia importante, per migliorare la SSL, motivare le micro e piccole imprese a intraprendere azioni e a far conoscere meglio gli strumenti e la normativa pertinenti.
Un altro esempio portato alla ribalta viene dalla Danimarca dove, nell’ambito di un’iniziativa nazionale di ispezione del lavoro, gli ispettori hanno visitato sistematicamente le micro e piccole imprese fornendo orientamenti e risorse in materia di SSL, al fine di raggiungere e avviare un dialogo con questi particolari interlocutori.
Un ultimo caso di studio riguarda la Francia, dove gli strumenti della valutazione interattiva dei rischi on-line (OiRA) sono stati integrati nell’approccio preventivo alla SSL. Utilizzando la struttura sviluppata dall’EU-OSHA, l’Istituto nazionale per la ricerca e la sicurezza ha adattato gli strumenti OiRA alle esigenze di due settori vulnerabili dominati da micro e piccole imprese – il trasporto stradale e la ristorazione – consentendo alle imprese di valutare i propri rischi e di attuare misure volte a migliorare la sicurezza e la salute. Questo esempio è particolarmente significativo per il modo in cui le azioni concertate di diversi istituti regionali e nazionali nel settore della SSL, organizzazioni professionali e altri partner settoriali pertinenti hanno consentito lo sviluppo e la diffusione di questi strumenti presso le micro e piccole imprese.
Benché tutti gli esempi riportati dimostrino che strumenti efficaci e interventi ben progettati possono sostenere con successo la SSL nelle micro e piccole imprese, molte delle iniziative hanno carattere volontario e pertanto non beneficeranno della giusta diffusione per essere conosciute dalle micro e piccole imprese, specie quelle che adottano un approccio reattivo alla SSL e non si impegnano attivamente con le istituzioni nel settore della SSL.
Come è possibile formulare politiche e programmi atti a soddisfare le esigenze delle micro e piccole imprese più difficili da raggiungere, è materia della relazione di analisi finale del progetto, che sarà pubblicata nel corso dell’anno e che si concentrerà proprio sulla divulgazione e la trasferibilità delle buone pratiche.
Ricordiamo che il progetto sulle micro e piccole imprese di EU-OSHA, è stato commissionato a un gruppo di ricercatori che forma il consorzio SESAME – Safe Small and Micro Enterprises (Piccole e micro imprese sicure). Gli obiettivi principali del progetto sono stati quello di fornire un sostegno basato su dati oggettivi per le raccomandazioni politiche, oltre ad individuare buone pratiche sul luogo di lavoro nel garantire una buona gestione della SSL e informare le ricerche future sui fattori determinanti di un’adeguata SSL.
Il progetto è stato realizzato in quattro fasi:
I risultati di ciascuna di queste fasi sono già stati pubblicati dall’Agenzia Europea nel 2016 e nel 2017.
Per ulteriori informazioni:
https://osha.europa.eu/it/about-eu-osha/press-room/european-safety-and-health-experts-meet-eu-commissioner-confront-challenges
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