/ News / Approfondimenti / Europa e mondo
A distanza di un anno l’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro analizza i progressi compiuti
È passato un anno dal 17 novembre 2017, data in cui il Parlamento europeo la Commissione e il Consiglio, annunciavano congiuntamente un’iniziativa innovativa per un’Europa sociale più forte.
La proposta portava il nome di “Pilastro europeo dei diritti sociali” (European pillar social rights) e si propone un impegno comune dell’Unione Europea in favore di nuovi e più efficaci diritti per i cittadini, fra cui migliori condizioni di lavoro, oltre ad un maggior livello di tutela dei lavoratori, indipendentemente dall’età, dai rischi per la sicurezza e la salute sul lavoro (SSL).
Il “Pilastro europeo dei diritti sociali” mira a garantire diritti sociali fondamentali, tra cui condizioni di lavoro eque, pari opportunità e accesso al mercato del lavoro. Uno dei suoi 20 principi chiave stabilisce che “i lavoratori hanno diritto a un ambiente di lavoro adeguato alle loro esigenze professionali e che consenta loro di prolungare la partecipazione al mercato del lavoro”.
A distanza di un anno, l’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (EU-OSHA) ha pensato di analizzare i progressi compiuti, considerandoli come “significativi”. Questo perché nel mese di aprile, in linea con l’attuale campagna «Ambienti di lavoro sani e sicuri», la Commissione ha proposto di limitare l’esposizione dei lavoratori a cinque sostanze chimiche cancerogene. Le stime indicano che la proposta migliorerebbe le condizioni di lavoro per oltre 1.000.000 di lavoratori europei ed eviterebbe più di 22.000 casi di malattie professionali.
Inoltre, nello scorso mese di giugno è stato raggiunto anche un altro accordo comprensivo di proposte di direttive sull’equilibrio fra vita professionale e vita personale e su condizioni di lavoro trasparenti e prevedibili.
L’EU-OSHA comunica nel suo sito di appoggiare “attivamente il Pilastro dei diritti sociali attraverso numerose attività, ad esempio l’impegno in materia di salute e sicurezza dei lavoratori anziani, che offre un’analisi delle politiche e delle iniziative volte ad affrontare i problemi dell’invecchiamento della manodopera in Europa.
Una vita professionale più lunga e sana può ridurre il tasso di precarietà, migliorando nel contempo la produttività. Un buon livello di salute e sicurezza sul lavoro comporta infatti numerosi vantaggi, come la diminuzione di assenze per malattia e dei costi di assistenza sanitaria, il mantenimento in attività dei lavoratori più anziani, la promozione di metodi e tecnologie di lavoro più efficienti e il contributo al raggiungimento di un maggiore equilibro tra lavoro e vita privata”.
Per avere ulteriori informazioni sul pilastro e sulle attività realizzate:
https://osha.europa.eu/it/highlights/delivering-european-pillar-social-rights-year
AiFOS - Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro
25123 Brescia, c/o CSMT Università degli Studi di Brescia - Via Branze, 45
Tel 030.6595031 - Fax 030.6595040 | C.F. 97341160154 - P. Iva 03042120984
Privacy - Cookies Policy - Gestione segnalazioni-whistleblowing
Il sito utilizza cookie tecnici, ci preme tuttavia informarti che, dietro tuo esplicito consenso espresso attraverso cliccando sul pulsante "Accetto", potranno essere installati cookie analitici o cookie collegati a plugin di terze parti che potrebbero essere attivi sul sito.