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Uno studio della UE-OSHA a livello comunitario per porre in luce i vantaggi della tutela di salute e sicurezza sul lavoro
Ogni anno, gli infortuni sul lavoro sono causa di lunghi periodi di assenza dei lavoratori, se non già del decesso di questi ultimi. Inoltre, una percentuale significativa della popolazione attiva europea soffre di uno o più problemi di salute connessi all'attività lavorativa.
Come primo passo verso il calcolo dei costi (a livello europeo) di malattie professionali, infortuni e morti sul lavoro, l’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (EU-OSHA) ha prodotto una nuova relazione dal titolo “La stima del costo degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali: un’analisi delle fonti di dati europee”. Nel documento vengono presentati i risultati di un’indagine delle fonti di dati nazionali e internazionali sui costi degli infortuni, delle morti bianche e delle malattie professionali: questo per valutare la qualità e la comparabilità delle diverse fonti, come primo passo verso il calcolo dei costi degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali in Europa. Dall’indagine è emerso che i dati a disposizione per determinare esattamente tali costi a livello nazionale sono insufficienti e vengono formulate raccomandazioni sull’utilizzo delle stime per colmare le lacune dei dati esistenti.
Ricordiamo che nel 2013 nei 28 Stati membri dell'Unione europea (UE-28) si sono verificati circa 3,1 milioni di incidenti non fatali con almeno quattro giorni di assenza e 3.674 incidenti mortali. Nello stesso anno, il 7,4% della popolazione lavorativa della UE-28 dichiarava di soffrire di una o più patologie causate o aggravate dall'attività lavorativa.
La pubblicazione parte dall'assunto che «un ambiente di lavoro sano e sicuro non solo è auspicabile dal punto di vista dei lavoratori, ma contribuisce anche notevolmente alla produttività del lavoro e promuove la crescita economica. La tutela della salute e sicurezza dei lavoratori garantisce un aumento della competitività e della produttività delle imprese, da un lato grazie alla riduzione dei costi derivanti da infortuni sul lavoro e patologie lavoro-correlate e, dall'altro, grazie all'incremento della motivazione delle maestranze. Inoltre, il calo degli incidenti e delle malattie professionali giova alla collettività alleviando la pressione sui sistemi di protezione sociale pubblici e privati, sul sistema assicurativo e pensionistico».
Ai fini dell’impostazione del lavoro, l'Agenzia europea - ponendosi come obiettivo la stima dei costi di infortuni sul lavoro, malattie professionali e morti sul lavoro in Europa - ha elaborato un approccio in due stadi. Nella pubblicazione vengono esposti i risultati della prima fase: uno studio di fattibilità circa la valutazione della disponibilità e qualità delle fonti di dati nazionali e internazionali necessarie per procedere con la fase 2.
Per ulteriori approfondimenti e per scaricare la pubblicazione (in lingua inglese): https://osha.europa.eu/it/highlights/accidents-deaths-and-health-problems-work-data-sources-costs-europe
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