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Visto quanto poco si parla di questioni europee, forse non tutti sanno che dal 1° gennaio Malta ha assunto la presidenza del Consiglio dell’Unione europea, subentrando alla Slovacchia.
Essere a capo dell’ufficio di presidenza implica una responsabilità significativa: infatti, durante il proprio mandato, lo Stato membro di turno presiede le riunioni del Consiglio dell’UE, vale a dire uno dei principali organi decisionali dell’Unione. La presidenza ha, inoltre, la responsabilità di assicurare che i Paesi europei lavorino in armonia e agendo in ogni momento nell’interesse dell’Unione europea nel suo complesso.
Quello maltese sarà il terzo e ultimo mandato dell’attuale “trio di presidenza”, dopo le gestioni di Paesi Bassi e Slovacchia. Le tre nazioni hanno lavorato insieme dal gennaio 2016 per attuare il loro programma di lavoro di 18 mesi: questo proprio al fine di portare avanti obiettivi a lungo termine che non possono realisticamente essere raggiunti in soli sei mesi
La presidenza maltese ha indicato di aver concentrato le proprie attività sui temi dell’inclusione, della migrazione e del mercato unico. Tra le priorità si annovera, tra l’altro, anche quella di promuovere un approccio graduale all’inclusione sociale e ad aspetti quali l’uguaglianza di genere nel mercato del lavoro.
Questa, come gli altri argomenti di rilievo della presidenza della piccola isola mediterranea, riflette una delle cinque priorità generali dell’agenda strategica del Consiglio Europeo stabilite nel 2014, che comprendevano politiche e iniziative volte a valorizzare posti di lavoro, crescita e competitività, oltre ad una maggiore responsabilizzazione e protezione di tutti i cittadini.
Ricordiamo che Malta ospiterà la presidenza del Consiglio dell’UE dal 1° gennaio al 30 giugno 2017.
Per ulteriori informazioni:
https://osha.europa.eu/it/about-eu-osha/what-we-do/how-we-work/european-presidency
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