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Avviene in Canada, dove i medici prescrivono visite gratis ai musei come forma di terapia
Che l’arte arricchisca e faccia sentire bene, è fuori discussione. Ma quello che sta succedendo in Canada va oltre questa concezione. La notizia che sta facendo il giro del mondo fa riferimento ad una ricerca scientifica che ha portato, forse, a delineare nuove frontiere per la cura dello stress, soprattutto quello lavoro correlato.
Sulla base delle ricerche dei medici associati a Médecins francophones du Canada (MFDC) dall’1 novembre i medici canadesi potranno prescrivere l’arte come terapia: come parte di un progetto pilota, i dottori potranno ufficialmente prescrivere visite gratuite al Musée des beaux-arts de Montréal (MBAM) a pazienti affetti da vari problemi di salute, sia fisica che mentale, soprattutto correlati allo stress che attualmente tante persone colpisce, soprattutto in ambito lavorativo. La terapia dell’arte potrà quindi affiancare la terapia medicinale nella cura di malattie che prevedono un forte coinvolgimento psicologico del paziente.
“È provato che il contatto con le opere d'arte produce nel nostro corpo un aumento del tasso di cortisolo e di serotonina, gli ormoni responsabili del benessere”, afferma Hélène Boyer, vicepresidente dei medici francofoni del Canada. “L'arte sarà la ginnastica del XXI secolo. I benefici sono gli stessi: allontana l'attenzione dai nostri dolori e dalle nostre ansie e in più ne potrà giovare anche chi ha ottant'anni e ha difficoltà a muoversi”.
E così, per mettere in atto il progetto, il museo di Montréal consentirà ai medici di prescrivere 50 visite gratuite all’anno per ogni paziente: ogni prescrizione consentirà l’ingresso per un massimo di due adulti e due bambini di età pari o inferiore a 17 anni. In pratica per tutta la famiglia al completo.
Qualcosa di impensabile per il nostro Paese? Probabilmente sarà difficile, nell’immediato futuro, vederne la realizzazione nel Vecchio Continente. Tuttavia, l’idea non può che scatenare le suggestioni e dischiudere possibili scenari di intervento nei confronti delle malattie lavoro correlate. D’altronde, sognare, così come guardare un’opera d’arte, non è mai costato nulla. Soprattutto nel Belpaese!
Per conoscere ulteriori informazioni sul progetto (in lingua francese):
http://www.medecinsfrancophones.ca/publications/articles/vie-associative/prescriptions-museales-mbam-mdfc.fr.html
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