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Una rubrica di approfondimento per conoscere il punto di vista di chi la formazione la fa (e la vive) ogni giorno. A cura di Marco Michelli
Due sedie a sdraio posizionate vista mare davanti al tramonto: è questa la foto che rappresenta il percorso RICCO, acronimo che riunisce le iniziali di cinque parole Respirazione, Inventarsi il buon umore, Concentrazione (Yoga), Comunicazione, Organizzazione. Il percorso si propone di approfondire le cause, le conseguenze e soprattutto le possibili soluzioni per gestire lo stress. Una sfida per stare meglio, per stare bene, per essere più efficaci e performanti. A spiegare i dettagli è Francesco De Lucia, ideatore del percorso e convinto che non basta conoscere cosa sia lo stress, ma apprendere che ci sono soluzioni da adottare per contrastarlo ed evitare di rinunciare agli elementi importanti della propria vita e del proprio benessere. Perché in fondo anche gli esseri umani hanno bisogno di fare ‘un tagliando’ ogni tanto…
Nella pagina di presentazione del percorso RICCO ci sono due invitanti sedie a sdraio posizionate proprio davanti all’oceano mentre il sole sta tramontando. Insomma, quel momento del giorno in cui, nell’immaginario collettivo, ci si rilassa e si vive un istante di romantica estraneazione dalle fatiche quotidiane.
Forse a questa idea di relax hanno pensato a Cres Italia quando l’hanno scelta per identificare le 5 tappe che danno vita all’acronimo RICCO, che sta per: Respirazione-Inventarsi il buon umore-Concentrazione (Yoga)-Comunicazione-Organizzazione.
È un nuovo modo di fare formazione rivolto ad approfondire le cause, le conseguenze e soprattutto le possibili soluzioni per prevenire e gestire lo stress, affinché non diventi cronico grazie al quale Cres Italia ha vinto il Premio Innovazione 2017. Ne parliamo con l’ideatore, Francesco De Lucia.
- Francesco, come nasce il percorso RICCO?
Il presupposto di partenza scaturisce dalla piena consapevolezza di essere una società di soggetti gravati da stress. Di fatto, tutti usiamo questa parola, perfino per descrivere azioni atipiche o singolari che vengono fatte dai bambini. Insomma, tutti lo siamo o, quantomeno ci sentiamo tali, spesso nemmeno sapendo bene cosa significhi. Da qui l’idea, per dare consapevolezza ma anche qualche strumento: infatti, non basta conoscere cosa sia lo stress, ma sapere che ci possano essere soluzioni da adottare per prevenirlo, gestirlo o contrastarlo.
- Nella presentazione non dimenticate di precisare l’enorme costo sociale causato dallo stress…
I costi sociali, derivanti dallo stress lavoro e dai rischi psicosociali attraverso i sistemi sanitari e assicurativi pubblici, che gli Stati pagano sono straordinari. Una recente ricerca riportata nel report Eu-Osha ha stimato che soltanto lo stress lavoro correlato costa all’Europa circa 617 miliardi di euro all’anno. Senza considerare che lo stress lavoro-correlato e i problemi psicosociali provocano un aumento dei tassi di assenteismo e ricambio del personale, oltre che una riduzione della produttività e del rendimento. Per non parlare dei conflitti tra colleghi e con clienti e fornitori che si potrebbero evitare o limitare. Quindi un grave danno anche alle Imprese e all’economia. Su questa argomento, uno studio effettuato in Gran Bretagna stima che, per i datori di lavoro, il costo complessivo dello stress, dell’ansia e della depressione sia pari a 1.230,00 € per dipendente all’anno. Su queste considerazioni, come Cres Italia, abbiamo impostato un lavoro durato due anni grazie al quale riteniamo di aver acquisito esperienza, testando metodi diversi per la gestione dello stress e dando l’opportunità ad ognuno di sviluppare il percorso maggiormente mirato alle proprie esigenze.
- In cosa consiste?
Parliamo di un percorso di 5 tappe, ciascuna di 4 ore, che approfondiscono le cinque componenti dell’acronimo ‘RICCO’, per approfondirne le cause, le conseguenze e soprattutto le possibili soluzioni per gestire lo stress. Bisogna tenere a mente che non siamo robot e abbiamo bisogno di non andare fuori giri. Del resto, se la mia automobile non regge il minimo vado a farla riparare; lo stesso vale anche per gli esseri umani. Qualche volta abbiamo bisogno di fare dei tagliandi per recuperare le nostre forze ed energie.
- A chi si rivolge e con quali propositi?
Il percorso è pensato per imprenditori, manager e professionisti che desiderano approfondire tecniche e strumenti pratici per aumentare la produttività e la salute del singolo e dell’organizzazione. Ma può essere utile a tutti coloro i quali intendono approfondire e gestire il fenomeno. Consiste in 5 tappe, ciascuna di 4 ore, impostate per approfondire le cause, le conseguenze e soprattutto le possibili soluzioni per prevenire e gestire lo stress, affinché non diventi cronico.
- Perchè avete pensato a cinque azioni?
Perché sono cinque elementi fondamentali per ritrovare il benessere interiore: una strategia integrata e completa che, partendo dalle cause ataviche, fornisca una gamma di strumenti per la prevenzione e la difesa utilizzabili quotidianamente. 5 azioni gestite da 5 capaci professionisti che svolgono in via prioritaria consulenza e formazione sui temi di loro competenza.
Respirazione
La respirazione è parte importante del percorso: un atto vitale, naturale e semplice che diamo per scontato. Un gesto fisiologico pieno di potenzialità.
Il respiro è la nostra principale risorsa di forza vitale: nutre e apporta energia al corpo, alla mente, allo spirito. Può essere un efficace strumento per il rilassamento, la gestione delle emozioni e della mente, la conoscenza di sé, la meditazione.
Questo è il compito del “BreathWork”, che significa appunto “lavoro con il respiro”, un metodo innovativo per recuperare il proprio potenziale respiratorio e, di conseguenza, per riequilibrare le proprie energie vitali più profonde.
Inventarsi il buon umore
Si tratta di un incontro esperienziale utilizzabile in azienda per creare e migliorare il clima, che è indispensabile per produrre di più e meglio, con meno sforzo. La risata è una respirazione più ampia del normale, quindi porta più ossigeno nel nostro cervello di conseguenza lucidità, creatività, efficacia nelle relazioni interpersonali favorendo la riduzione dei conflitti. Ridere cambia la chimica del nostro corpo facendo regredire la malattia e rinforzando il sistema immunitario, oltre a renderci più belli e sereni.
Concentrazione (Yoga)
Lo yoga indica l'insieme delle tecniche che consentono l'unione del corpo, della mente e dell'anima. Eseguire le posizioni yoga in modo consapevole, attraverso il corretto utilizzo del respiro, rende il corpo più elastico e permette di incanalare l'energia nei centri di forza interessati. La sua pratica costante oltre ad un riequilibrio psicofisico porta ad uno stato di benessere favorendo il rilassamento e la concentrazione. Questo perché là dove si estende il corpo, si espande la mente.
Comunicazione
La nostra vita è impegnata nella gestione di rapporti, affettivi o professionali. Sappiamo quanto la qualità delle nostre relazioni possa renderci la vita meravigliosa oppure un inferno. Saper usare le parole giuste, il tono migliore, formulare frasi adatte alla persona che ho di fronte migliora la qualità della vita di entrambi.
Organizzazione
Il tema del “benessere organizzativo” è ormai da tempo argomento di attenzione, anche normativa. Con tale termine si intende la capacità dell’organizzazione di promuovere e mantenere il benessere fisico, psicologico e sociale. Studi e ricerche sulle organizzazioni hanno dimostrato che le strutture più efficienti sono quelle con dipendenti soddisfatti e un clima sereno e partecipativo. La motivazione, la collaborazione, il coinvolgimento, la corretta circolazione delle informazioni, la flessibilità e la fiducia delle persone sono tutti elementi che portano a migliorare il funzionamento dell’organizzazione e la salute mentale e fisica di tutti i soggetti coinvolti: lavoratori, clienti, fornitori. La ricaduta evidente è data dall’aumento della produttività.
In questo modulo, che gestisco personalmente, si evidenziano i collegamenti alla normativa in vigore con l’obiettivo di valorizzare e integrare l’attuale gestione dello “stress lavoro correlato”. Di fatto si crea “un ponte metodologico” con quanto studiato e prodotto dal Network Nazionale per la Prevenzione e il Disagio Psicosociale nei luoghi di lavoro istituito dall’ISPESL nel 2007.
- È un modo innovativo di fare formazione. Ritieni sia per questo che avete ricevuto il Premio Innovazione 2017?
Forse sì. Certamente bisogna guardare oltre la normativa. Nella gestione dello stress molto dipende da ogni singolo individuo. Ognuno risponde in modo diverso e personale ai fattori stressogeni. Puoi lavorare su di te per evitare di alimentare i momenti di tensione ed andare in apnea. Ci si rilassa, si cambia anche solo dalla respirazione. Ma certo le regole organizzative, il clima e l’accettazione del fatto che l’infallibilità non è di questo mondo, possono aiutare a valorizzare al massimo le esperienze, anche quelle meno positive e trarne vantaggio per il futuro.
Una volta analizzato il problema, bisogna individuare cosa possa migliorare lo stato d’animo. Per questo puntiamo, ad esempio, a dare consapevolezza del beneficio dell’auto rilassamento o dell’importanza della risata e dell’inventarsi il buon umore. Certamente le parole che vengono usate, il tono di voce e lo stile comunicativo vanno conosciuti e gestiti consapevolmente.
Pensare positivo anzi realizzare esercizi per “indirizzare” positivamente il proprio stato d’animo determina un beneficio enorme, non solo per se stessi. Lo stress è una brutta bestia:è “infettivo”! Ma lo sono anche il buon umore, la consapevolezza dei propri limiti e delle proprie capacità. Per questo il miglioramento del benessere coinvolge, a cascata, anche l’organizzazione del lavoro, la famiglia.
Non siamo delle macchine e abbiamo bisogno di non andare fuori giri. Se un auto non tiene il minimo vado a farla riparare; lo stesso vale anche per gli esseri umani: qualche volta abbiamo bisogno di fare dei tagliandi, oppure imparare a “regolare il minimo”. Così potremo recuperare le nostre forze ed energie.
- Altri progetti?
Ci stiamo ragionando. Anche per trovare “motivare” il Cliente ad investire tempo e risorse nella formazione. Vorrei lavorare su un metodo semplice e immediato per elaborare un analisi dei costi della non sicurezza in azienda (assenza dal lavoro, clima lavorativo basato su push ma con poca condivisione e altro).
- Come hai iniziato?
Inizio degli Anni ‘90 lavoravo sulla formazione finanziata. Quando le regole divennero sempre più complicate rispetto ai risultati, ho iniziato a studiare per cercare spazi nuovi, individuando nei dettami del D. Lgs 626/94 gli elementi giusti, anche come sentire personale, sociale e religioso. Messaggi costruttivi per dare significato al benessere dei lavoratori.
- Come deve essere la formazione del futuro?
Emotiva e razionale. In aula intervieni sulla coscienza individuale, creando una relazione, facendo riflettere le persone e mettendo in discussione le loro “credenze”, le abitudini, le comodità. Argomenti su cui bisogna incidere per non rinunciare agli elementi importanti della propria vita e del proprio benessere un lavoro immane (forse non è un caso che abbia cara un’immagine di Don Chisciotte). Ma anche un lavoro di scambio con gli allievi dal quale si riceve più di quanto si dà.
Bisogna alzare l’asticella e magari fare anche cose un po’ più difficili. Oggi troppo spesso “ti spavento per vendere” ma non ti propongo soluzioni praticabili per aiutare o sostenere la crescita personale e professionale. L’aula è, e resta ancora, il fulcro.
Cres Italia s.r.l. è un Centro di Formazione AiFOS ossia struttura di diretta emanazione, convenzionata per lo svolgimento e l’erogazione dei corsi di formazione a marchio AiFOS nel settore della salute e della sicurezza negli ambienti di vita e di lavoro.
La nostra mission è quella di affiancare i nostri clienti, per poterli consigliare con l’ausilio di competenze ed un’esperienza pluridecennale, che ci consente di supportare le organizzazioni desiderose di adottare o implementare sistemi interni per la gestione della Qualità dei propri Processi, della Sicurezza e Medicina del lavoro. Ci impegniamo continuamente a promuovere nelle aziende nostre clienti, un processo continuo di innovazione e miglioramento attraverso:
Miglioriamo la qualità della vita di imprenditori, manager, dipendenti e cittadini svolgendo un ruolo di supporto alla migliore realizzazione di quelle attività che, coordinate tra loro, sono atte a valutare, prevenire, trattare, ridurre i rischi.
Per info www.cresitalia.it.
AiFOS - Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro
25123 Brescia, c/o CSMT Università degli Studi di Brescia - Via Branze, 45
Tel 030.6595031 - Fax 030.6595040 | C.F. 97341160154 - P. Iva 03042120984
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