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Un’analisi degli infortuni nel settore marittimo-portuale allo scopo di approfondire le problematiche della sicurezza sul lavoro
Nella settimana di avvio della stagione estiva, l’Inail ha reso disponibile sul suo sito internet un nuovo testo dedicato a “Gli infortuni dei lavoratori del mare”. Come recita il titolo stesso, il volume si occupa di approfondire proprio gli infortuni nel settore marittimo-portuale anche nel quadro di una collaborazione con gli enti competenti, allo scopo di approfondire le problematiche della sicurezza sul lavoro specifiche di un settore che “è stato oggetto di recenti approfondimenti, anche in tema di sostenibilità sociale, in cui vengono analizzati indicatori di contesto relativi soprattutto all’attività delle piccole e micro imprese e alla loro capacità di garantire allo stesso tempo livelli competitivi di produttività con la qualità del prodotto, il rispetto dell’ambiente e la salute e sicurezza degli operatori”.
La ricerca, condotta dalla sezione ‘Sistemi di sorveglianza e gestione integrata del rischio’,del Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale dell’Istituto, si propone lo scopo di “sviluppare conoscenze derivanti dal monitoraggio degli eventi, strumenti di supporto alla valutazione e gestione dei rischi in azienda, buone prassi e soluzioni tecnologiche innovative in cui la salute e la sicurezza siano integrate nella gestione dei processi, attraverso un modello di intervento istituzionale che coniughi sul territorio l'azione di assistenza con quella di vigilanza” come riporta nella sua introduzione Giuseppe Campo, Responsabile della sezione Sistemi di sorveglianza e gestione integrata del rischio.
I dati analizzati sono derivanti da due fonti informative: le schede di rilevazione degli infortuni subiti dai lavoratori marittimi indirizzate alle Capitanerie e l’archivio Infor.Mo che riposta le informazioni sui fattori causali evidenziati nel corso delle inchieste infortuni condotte dalle Asl. Nel report è presente anche una sintetica descrizione del profilo di rischio nel settore marittimo-portuale
L’analisi, si legge nella premessa, da un lato segue l'approccio definito prevention through design nello sviluppare e rendere applicabili le nuove tecnologie anche nell'area della salute e sicurezza in ambiente di lavoro, dall'altro si basa su un modello territoriale di intervento istituzionale che coniuga l'azione di assistenza con quella di vigilanza, trasferendo strumenti metodologici di supporto al processo di valutazione dei rischi in ottica gestionale. Tali strumenti si appoggiano al Sistema di sorveglianza nazionale degli infortuni mortali e gravi (Infor.Mo), integrate con l'analisi dei dati tratti dalle schede degli infortuni marittimi, così da identificare i fabbisogni di intervento per la pianificazione di azioni istituzionali di supporto al miglioramento delle condizioni di sicurezza e salute degli operatori e per il livello di cultura aziendale della prevenzione.
Il rapporto si compone di due sezioni: la prima rivolta all’analisi di contesto e al profilo di rischio del settore; la seconda inerente i dati delle Schede infortuni di cui al d.d. 30 maggio del 2000, integrati proprio con le informazioni sulle cause e dinamiche infortunistiche del Sistema di sorveglianza nazionale Infor.Mo.
Per ulteriori informazioni e per scaricare la ricerca: https://www.inail.it/cs/internet/comunicazione/pubblicazioni/catalogo-generale/pubbl-infortuni-lavoratori-del-mare.html
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