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Un commento di Rocco Vitale, Presidente AiFOS, a quanto letto su un organo di stampa
Dall’inizio dell’anno, secondo i dati dell’Osservatorio indipendente di Bologna[1], nel settore dell’agricoltura i morti schiacciati da trattori sono stati 117. Il 31,2% dei morti sui luoghi di lavoro nel 2016 sono avvenuti in agricoltura, tra i morti per infortuni in questa categoria ben il 67% sono i morti schiacciati dal trattore che guidavano.
In ottemperanza dell’Accordo Stato Regioni del 22 febbraio 2012 in materia di addestramento all’utilizzo delle attrezzature di lavoro, sono stati avviati i corsi di formazione che coinvolgono, o dovrebbero coinvolgere, prima di tutto i lavoratori dell’agricoltura. Ma anche dove i corsi si svolgono sono fatti “per obbligo” e non per consapevolezza. Si apprende con incredulità e con stupore come sul periodico della Coldiretti di Asti (Il Notiziario n.9, Settembre 2016) che pubblicizza l’iscrizione a detti corsi viene detto testualmente: «Si ribadisce che COLDIRETTI è contraria all’applicazione di questa norma nei confronti del mondo agricolo e che è in atto una continua pressione sugli organi deliberatori per ottenerne una sostanziale modifica».
Parole che si commentano da sole! Nel settore, dopo quello dell’edilizia, che registra il maggior numero di infortuni e di morti (molti dei quali riconducibili all’utilizzo di trattori) invece che chiedere più formazione ne vengono chieste solo deroghe e modifiche. Insomma: «Facciamone a meno!».
Agricoltura[2] |
2013 | 2014 |
Infortuni con feriti |
315 | 238 |
Infortuni Mortali |
199 | 189 |
Incidenti con trattori |
155 | 117 |
Morti con trattori |
121 | 121 |
In Italia, a differenza di quanto avviene in altri Paesi dell’Unione europea, non esisteva un’abilitazione specifica per l’uso di trattori agricoli e forestali, eppure si tratta di attrezzature di lavoro complesse e il cui utilizzo richiederebbe una specifica e adeguata formazione. L’abilitazione degli operatori addetti all’uso del trattore non intende gravare le imprese con ulteriori orpelli burocratici e costosi adempimenti, ma esclusivamente porre le basi per garantire un più elevato livello di formazione specifica e quindi di sicurezza degli operatori, a beneficio loro e delle stesse imprese presso cui lavorano.
Il 22 febbraio 2012 veniva sancito l’Accordo Stato Regioni sulla formazione obbligatoria per i lavoratori incaricati dell’uso delle attrezzature di lavoro. Un anno dopo, il 13 febbraio 2013, l’entrata in vigore del provvedimento. Ma con il Decreto Legge 192/2014 è stata inserita una proroga al 31 dicembre 2015 riferita alle attrezzature di lavoro individuate dall’Accordo e utilizzate dai lavoratori del settore agricolo o forestale.
Peraltro, l’Accordo in oggetto era già stato molto generoso nei confronti dei lavoratori del comparto agricolo, riconoscendone la formazione pregressa. Mentre per tutte le altre categorie il riconoscimento prevedeva stringenti regole relative a corsi già effettuati, per gli agricoli era sufficiente un’esperienza documentata pari a 2 anni. Questa esperienza si traduceva in una semplice autodichiarazione venendo meno a quanto precisato in un circolare del ministero che sottolineava come l’esperienza dovesse essere “documentata alla data del 31 dicembre 2015” e non “autocertificata”. Una bella differenza.
L’unica cosa certa è che i corsi di aggiornamento devono essere effettuati entro il 13 marzo 2017.
Forza, allora, avete ancora circa tre mesi per fare pressione per cercare di aumentare la sicurezza dei lavoratori riducendo la formazione ed abolendo l’aggiornamento sull’uso dei trattori. Ed i numeri dei morti e degli infortunati? Beh...quelle sono statistiche!
[1] Osservatorio indipendente di Bologna http://cadutisullavoro.blogspot.it/
[2] Fonte: Report annuale sugli infortuni mortali e con feriti gravi nel settore agricolo e forestale 2013 e 2014 del Dipartimento Innovazioni Tecnologiche e Sicurezza degli Impianti, Prodotti e Insediamenti Antropici INAIL https://www.inail.it/cs/internet/comunicazione/news-ed-eventi/news/ucm_184691_news_ultimato_il_report_annua.html
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