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Un estratto del contributo che l'European Food Safety Authority (EFSA) ha predisposto in esclusiva per AiFOS. Il testo completo sarà pubblicato nel Quaderno della Sicurezza n.3 del 2016, disponibile nel mese di settembre
La cooperazione è uno dei pilastri fondamentali nelle attività dell'EFSA[1]. Questo perché riteniamo che la collaborazione e lo scambio di conoscenze fra esperti di sicurezza alimentare nell’UE e nel mondo garantiscono l’eccellenza e l’efficienza e ottimizzano la capacità e il potenziale di valutazione del rischio disponibili. Siamo convinti che la totalità delle competenze in materia di sicurezza alimentare in Europa e a livello internazionale sia maggiore della somma delle sue singole parti.
Per questo nel corso degli anni sono stati fatti progressi significativi nell’incrementare l'efficacia della collaborazione scientifica tra gli Stati membri dell'UE e migliorare lo scambio tempestivo d’informazioni, competenze e conoscenze, con l'obiettivo ultimo di tutelare la salute dei consumatori europei. Il foro consultivo dell'EFSA ha rivestito un ruolo centrale nel dare forma a tale cooperazione, rivedendo le proprie modalità operative allo scopo di stimolare la valutazione scientifica del rischio in Europa.
Parallelamente, sempre più gli Stati membri svolgono un ruolo di primo piano nelle attività d’indirizzo, individuando temi d’interesse per progetti scientifici congiunti tra loro e con l'EFSA.
Peraltro, lo stesso lavoro dei punti focali nell'assistere i propri membri del foro consultivo è stato essenziale per le attività di cooperazione, contribuendo all'attuazione di molti progetti a livello di singolo Stato membro. Il programma di erogazione dei contributi finanziari tematici, caldeggiato dai Punti Focali, è un esempio degli sforzi dell'EFSA per agevolare la cooperazione scientifica nell’UE sostenendo innovativi progetti di rete.
Nel quadro degli sforzi verso la creazione di un'agenda comune di valutazione del rischio nell'UE, l'Autorità ha commissionato uno studio “Delphi” per individuare le priorità degli Stati membri in ambito di sicurezza alimentare nei prossimi anni. Questo studio ha consentito di individuare 28 temi chiave, vale a dire le priorità del lavoro futuro nel settore della sicurezza alimentare. I 28 temi sono stati raggruppati in cinque categorie: valutazione del rischio chimico, microbiologico e ambientale; nutrizione; e una categoria generica dedicata alle questioni multidisciplinari. Utilizzando un metodo di valutazione aggregata, in ciascuna categoria sono stati individuati due temi di ordine prioritario, tra i quali vanno evidenziati: una raccolta dei dati comune a tutta Europa; la valutazione del rischio da esposizione aggregata (cioè da più fonti); la resistenza agli antimicrobici; le zoonosi; i contaminanti ambientali nei prodotti alimentari, e lo sviluppo di metodi standardizzati di valutazione rischi-benefici degli alimenti. (…)
Il testo completo dell’articolo sarà pubblicato nel Quaderno della Sicurezza AiFOS n.3 del 2016, dedicato alla sicurezza nel settore agroalimentare, disponibile nel mese di settembre.
[1] European Food Safety Authority / Autorità europea per la sicurezza alimentare, www.efsa.europa.eu
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