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La ricerca di EU-OSHA indica che i fattori di rischio psicosociali e muscoloscheletrici sono i più diffusi nei luoghi di lavoro in Europa
Sono finalmente disponibili e consultabili on-line in tutte le lingue dei Paesi europei i dati di ESENER–2, l’indagine sui rischi nuovi ed emergenti condotta dall’Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro (EU-OSHA) per esaminare la gestione pratica dei rischi per la sicurezza e la salute negli ambienti di lavoro europei.
I risultati dell’indagine, realizzata nell'estate-autunno 2014 raccogliendo le risposte di quasi 50.000 luoghi di lavoro in 36 nazioni, compresi i 28 Stati membri, hanno permesso di avere un quadro particolareggiato su come vengono gestiti i rischi relativi alla sicurezza e alla salute sul lavoro (SSL) nei luoghi di lavoro in Europa.
Per chi non lo sapesse, segnaliamo che l'indagine ESENER–2 fornisce un quadro completo delle modalità con cui la salute e la sicurezza sono gestite di fatto nei luoghi di lavoro europei. I risultati sono particolarmente importanti in quanto documentano chiaramente che esiste un ampio margine di miglioramento in termini di salute e sicurezza sul lavoro.
Ricordiamo che, ai fini della ricerca, gli intervistati hanno indicato in un questionario i principali fattori di rischio presenti nella propria organizzazione e hanno descritto come li gestiscono, specificando inoltre i motivi per i quali si occupano della gestione dei rischi, nonché le principali difficoltà che ostacolano innanzitutto la valutazione dei rischi sul luogo di lavoro.
Tra i principali risultati raccolti si evidenzia che il fattore di rischio più frequentemente segnalato è costituito da situazioni in cui occorre trattare con clienti, pazienti, studenti e altri soggetti difficili (58% delle imprese). I fattori che causano disturbi muscoloscheletrici (DMS), quali posizioni faticose o dolorose e movimenti ripetitivi della mano o del braccio, sono segnalati con elevata frequenza in tutti i settori di attività.
I risultati indicano, inoltre, che il 76% delle imprese europee effettua valutazioni periodiche dei rischi, e di queste il 90% le considera un modo utile di gestire la sicurezza e la salute. Un altro risultato fondamentale si riferisce al fatto che un elevato livello di partecipazione (formale o informale) dei dipendenti è un forte indicatore di buona qualità del lavoro, compresa la qualità della gestione della SSL in generale e della gestione dei rischi psicosociali in particolare.
Relativamente all’Italia, ricordiamo che relativamente alla domanda sulla complessità degli obblighi di legge in materia di SSL e se sia considerata un ostacolo alla gestione della salute e della sicurezza, le risposte affermative raggiungevano il 67% ossia il massimo in tutta l’Europa (il minimo è registrato in Lituania con il 14%). Considerato che tutti gli Stati membri dell'UE sono soggetti alla stessa legislazione a livello di Unione europea, questa percentuale evidenzia la diversità delle situazioni esistenti a livello nazionale e sottolineano l'importanza della normativa nazionale, delle strutture di supporto e di altre risorse.
Per ulteriori informazioni sull’indagine ESENER:
https://osha.europa.eu/it/surveys-and-statistics-osh/esener
A questo indirizzo il cruscotto per interrogare il database contenente i dati dell'indagine ESENER–2:
https://osha.europa.eu/it/surveys-and-statistics-osh/esener/2014
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