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Il 2018 si sta rivelando un annus horribilis per la sicurezza dei lavoratori italiani con molte statistiche negative
Pubblicati nella sezione "Open data" del sito Inail i dati analitici delle denunce di infortunio e malattie professionali presentate all'Istituto nel mese di settembre, e quindi anche i dati aggregati dei primi nove mesi, che evidenziano come i casi di infortunio denunciati all’Inail tra gennaio e settembre sono stati 469.008, in diminuzione dello 0,5% rispetto all’analogo periodo del 2017.
Si rileva inoltre, a livello nazionale, una diminuzione dei casi avvenuti in occasione di lavoro, passati da 401.474 a 398.759 (-0,7%), mentre quelli in itinere, avvenuti cioè nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro, hanno fatto registrare un incremento pari allo 0,3%, da 70.044 a 70.249.
Il decremento rilevato nel confronto tra i primi nove mesi del 2017 è legato quasi esclusivamente alla componente femminile, che registra un calo pari all’1,5% (da 167.631 a 165.145), rispetto all'immobilità di quella maschile (da 303.887 a 303.863). La diminuzione ha interessato gli infortuni dei lavoratori italiani (-1,7%) e di quelli comunitari (-0,4%), mentre per i lavoratori extracomunitari si è riscontrato un sensibile aumento dell’8,0%.
Se le denunce di infortunio si sono ridotte, diverso è il caso degli infortuni mortali, dove purtroppo sono stati registrati 834 casi, vale a dire 65 in più rispetto a quelle denunciate nel 2017 tra gennaio e settembre (+8,5%). L’aumento è dovuto soprattutto all’elevato numero di decessi avvenuti nello scorso mese di agosto rispetto all’agosto 2017 (109 contro 65), alcuni dei quali causati da incidenti “plurimi”, ovvero quelli che causano contemporaneamente la morte di due o più lavoratori. Ricordiamo tutti i drammatici eventi di Genova (crollo del ponte Morandi), Lesina e Foggia (incidenti stradali con il coinvolgimento di braccianti). Allargando l’analisi dei dati ai primi nove mesi, nel 2018 tra gennaio e settembre si sono verificati in totale 18 incidenti plurimi che sono costati la vita a 66 lavoratori, rispetto ai 12 incidenti plurimi del 2017, che causarono 36 morti.
Parallelamente si segnala che, a livello nazionale, c’è stato un incremento sia dei casi avvenuti in occasione di lavoro, che sono passati da 551 a 581 (+5,4%), sia di quelli occorsi in itinere, in aumento del 16,1% (da 218 a 253).
Sono tornate ad aumentare anche le denunce di malattia professionale protocollate dall’Inail: al 30 settembre scorso l’incremento si è attestato al +1,8% (pari a 771 casi in più rispetto allo stesso periodo del 2017, da 43.312 a 44.083).
Per ulteriori informazioni e per scaricare il bollettino trimestrale:
https://www.inail.it/cs/internet/comunicazione/sala-stampa/comunicati-stampa/com-stampa-open-data-settembre-2018.html
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