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I dati evidenziano una diminuzione anche il numero dei casi mortali, mentre continuano a crescere le malattie professionali
Presentata alla Camera dal presidente Massimo De Felice la relazione 2015 di Inail sui dati annuali relativi all'andamento degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali in Italia. «È con grande onore che rispondiamo anno dopo anno all’invito a partecipare a questo importante appuntamento» dichiara il Segretario Generale AiFOS, Francesco Naviglio, presente alla Sala della Regina di Montecitorio con il Presidente Rocco Vitale. «La nostra presenza testimonia il grande rapporto di collaborazione e la condivisione di valori che accomunano la nostra Associazione e l’Istituto».
I numeri esposti indicano che sono poco meno di 637mila le denunce di infortuni accaduti nel 2015 registrate dall’Inail, in diminuzione del 4% rispetto al 2014 e del 22,1% rispetto al 2011. Grande rilievo è stato dato al fatto che gli infortuni riconosciuti sul lavoro sono stati poco più di 416mila (-6,6% rispetto al 2014), di cui il 18,2% avvenuto “fuori dell’azienda”, cioè “con mezzo di trasporto” o “in itinere”. Il dato “fuori azienda” è rilevante per la valutazione accurata delle politiche e delle azioni di prevenzione.
Delle 1.246 denunce di infortunio con esito mortale (erano 1.152 nel 2014), gli infortuni accertati “sul lavoro” sono stati 694 (di cui 382, il 55%, “fuori dell’azienda”), con una riduzione del 2% circa rispetto al 2014 e del 23,4% rispetto al 2011. Il dato, tuttavia, non è consolidato perché sono ancora in istruttoria 26 infortuni: se tutti fossero riconosciuti come casi mortali avvenuti “sul lavoro”, si avrebbe un aumento complessivo di circa l’1,7% rispetto al 2014, mentre la riduzione rispetto al 2011 sarebbe del 20%.
Gli infortuni sul lavoro hanno causato circa 11 milioni di giornate di inabilità con costo a carico dell’Inail. Dunque, in media circa 82 giorni per gli infortuni che hanno provocato menomazione e 20 giorni in assenza di menomazione.
Si conferma invece l’andamento crescente nella serie storica del numero delle malattie professionali: infatti, le denunce di malattia sono state circa 59mila (circa mille e 500 in più rispetto al 2014), con un aumento di circa il 24% rispetto al 2011. Ne è stata riconosciuta la causa professionale al 34%, il 3% è ancora “in istruttoria”. Il 63% delle denunce è per malattie del sistema osteomuscolare (cresciute del 46% rispetto al 2011). E’ importante ribadire che le denunce riguardano le malattie e non i soggetti ammalati, che sono circa 44mila, di cui circa il 39% per causa professionale riconosciuta. Sono stati poco meno di 1.600 i lavoratori con malattia asbesto-correlata. I lavoratori deceduti nel 2015 con riconoscimento di malattia professionale sono stati 1.462 (il 27% in meno rispetto al 2011), di cui 470 per silicosi/asbestosi (l’85% è con età al decesso maggiore di 74 anni).
Nel corso dell’esposizione, sono stati evidenziati anche i dati relativi al bando Isi del 2015, con il quale l’Inail ha messo a disposizione del sistema produttivo italiano 276 milioni di euro a fondo perduto per il miglioramento della sicurezza sul lavoro, sesta tranche di uno stanziamento complessivo che, a partire dal 2010, ammonta complessivamente a circa 1,3 miliardo di euro. La principale novità dell'ultimo bando consiste nello stanziamento di circa 83 milioni per progetti di bonifica da materiali contenenti amianto. Le aziende che hanno partecipato al "click day" dello scorso 26 maggio per l'assegnazione degli incentivi sono state più di 23mila.
Inoltre, attraverso il bando Fipit 2015, destinato alle micro e piccole imprese del settore terziario, sono stati stanziati altri 20 milioni di euro. Nel frattempo ha avuto esito il bando per il finanziamento di progetti di innovazione tecnologica (Fipit) pubblicato nel 2014, con lo stanziamento di 30 milioni di euro per i settori ad alto rischio infortunistico dell'edilizia, dell'agricoltura e della lavorazione dei materiali lapidei. Si prevede la quasi completa copertura dei 5.121 progetti presentati.
Il numero delle imprese che negli ultimi anni hanno usufruito della riduzione dei premi Inail per meriti di prevenzione è in crescita: sono state 41mila nel 2012, 46mila nel 2013 e 52mila nel 2014, mentre le istanze presentate nel 2015 per interventi effettuati l'anno precedente sono circa 66mila.
Nel corso dell’evento sono stati illustrati anche i risultati più rilevanti conseguiti dall’Inail sul fronte degli investimenti, delle politiche in materia di cura, riabilitazione e reinserimento e le attività e i piani della ricerca. Il risultato economico-finanziario dell’Istituto è pari a 439 milioni e, dunque, positivo, seppure in diminuzione del 7,8% rispetto al 2014 e del 43% rispetto al 2011.
Per ulteriori informazioni:
https://www.inail.it/cs/internet/comunicazione/news-ed-eventi/news/news_relazione_annuale_inail_20160622.html&tipo=news
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