26 aprile 2022
Nel corso dell’esame del Documento di Economia e Finanza (DEF) in Parlamento, Confcommercio è stata audita presso le Commissioni Bilancio di Camera e Senato.
Per quanto riguarda le professioni, nel documento di audizione si fa riferimento alle istanze di Confcommercio Professioni ribadendo che sono sempre più necessarie politiche su misura per i lavoratori autonomi professionali, che assicurino le indispensabili tutele oltre ad interventi che ne favoriscano la competitività e la crescita.
In particolare, si chiede l’inclusione dei professionisti nell’attuazione del PNRR e gli incentivi per le spese in beni per l’acquisizione e il miglioramento delle loro competenze 4.0. Con riguardo alle tutele, occorre il monitoraggio dell’Iscro e incentivare l’adesione alle forme di sanità integrativa. Si domanda altresì l’attuazione dell’equo compenso e il ripensamento del regime forfettario. Infine va portata avanti una riforma dei Codici Ateco.
Si evidenzia che, nella risoluzione parlamentare al DEF, votata da Camera e Senato, il Parlamento ha impegnato il Governo a rafforzare il dialogo con le organizzazioni sindacali, datoriali e del lavoro autonomo volto ad aumentare da una parte la produttività delle imprese e dall'altra a sostenere il lavoro promuovendo misure di sgravi fiscali o contributivi.
Confcommercio Professioni è pronta a proseguire tale dialogo con le proprie proposte.
Leggi l’articolo e il testo della risoluzione al DEF
È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.92 del 20-4-2022 il decreto interministeriale del 24 marzo 2022 del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, con cui si prevede l’accompagnamento di percorsi di aggiornamento professionale all’erogazione in via sperimentale per il triennio 2021-2023 dell'indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa (ISCRO) accessibile ai professionisti iscritti alla Gestione Separata INPS.
Come più volte richiesto da Confcommercio Professioni, anche le associazioni professionali potranno essere coinvolte nella definizione dei percorsi da parte delle Regioni e Province Autonome nell’ambito della propria offerta formativa, mediante accordi, per individuare i requisiti per la validità dei percorsi ai fini dell’assolvimento dell’impegno formativo, della spendibilità degli apprendimenti acquisiti nel rispetto della normativa vigente inerente al Sistema nazionale di certificazione delle competenze.
Secondo il testo del provvedimento firmato, i percorsi dovranno comunque rispondere ai seguenti criteri: a) mantenimento e aggiornamento delle conoscenze, abilità e competenze possedute dal beneficiario ai fini dell’adeguamento ai mutamenti della domanda del settore di mercato di riferimento; b) acquisizione di un livello di conoscenze, abilità e competenze incrementali rispetto a quelle inizialmente possedute, spendibili nel contesto lavorativo di riferimento e in coerenza con il fabbisogno formativo del lavoratore. Le modalità attuative adottate dalle Regioni e Province autonome sono poi comunicate all'ANPAL. Sui propri portali istituzionali, le stesse Regioni e Province Autonome renderanno consultabili per settore economico professionale i percorsi di aggiornamento professionale effettivamente disponibili, mettendo a disposizione un’area dedicata per consultare il catalogo e iscriversi alle iniziative di interesse.
La domanda ISCRO all'INPS equivale a dichiarazione di immediata disponibilità del professionista.
La domanda ISCRO è trasmessa all'ANPAL per l'inserimento nel sistema informativo unitario delle politiche del lavoro.
Il flusso informativo verso le Regioni e le Province Autonome è assicurato da ANPAL e INPS.
I beneficiari dell’ISCRO contattano i centri per l’impiego entro 30 giorni dalla data di presentazione della domanda secondo le modalità definite dalle regioni e province autonome.
In mancanza, sono convocati dal centro per l'impiego entro 90 giorni dalla medesima data per la stipula del patto di servizio personalizzato ai sensi del decreto legislativo n. 150 del 2015.
Sono stati pubblicati alcuni nuovi avvisi per il reclutamento di professionisti/esperti da inserire nell’ambito dei progetti per il supporto ai procedimenti amministrativi connessi all’attuazione del PNRR. Gli Avvisi sono pubblicati sul portale inPA e i professionisti/esperti interessati in possesso dei requisiti richiesti possono aderire all’avviso, previa registrazione.
In allegato gli avvisi attivi sul portale inPA.
Guarda il video per sapere come iscriverti e gestire il tuo profilo sul portale inPA
Con il via libera del Senato del 21 aprile scorso, il Parlamento ha approvato in via definitiva il cosiddetto "Decreto Bollette" che contiene una serie di aiuti e "sconti" per alleggerire i costi di luce e gas che famiglie e imprese devono sopportare. Nel testo c'è anche l'azzeramento degli oneri di sistema elettrici e del gas per il secondo trimestre del 2022 e il taglio dell'Iva sul gas. I fondi stanziati sono pari a circa 8 miliardi, 5,5 dei quali destinati a combattere il caro energia, mentre i restanti vanno a sostegno delle filiere produttive per calmierare i costi delle bollette energetiche ed evitare in futuro altre crisi.
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Nel pacchetto di norme fiscali approvate in un decreto di attuazione di alcuni obiettivi del PNRR, il Governo prevede l’anticipazione al prossimo 30 giugno, rispetto alla scadenza fissata in precedenza al primo gennaio 2023, della multa (sanzione amministrativa fissa di 30 euro più il 4% della transazione rifiutata) per gli esercenti e i professionisti che non dovessero accettare pagamenti con carte di credito e di debito.
Il decreto è stato approvato nelle riunioni del Consiglio dei Ministri del 13 e del 21 aprile e non è ancora stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
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Il Consiglio dei ministri ha approvato lo scorso 31 marzo uno schema di Decreto legislativo di recepimento della direttiva europea 2019/1158, su proposta del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Andrea Orlando, relativa all’equilibrio tra attività professionale e vita familiare per i genitori e i prestatori di assistenza.
L’obiettivo è quello di promuovere il miglioramento della conciliazione tra i tempi della vita lavorativa e quelli dedicati alla vita familiare per tutti i lavoratori che abbiano compiti di cura in qualità di genitori e/o prestatori di assistenza, al fine di conseguire una più equa condivisione delle responsabilità tra uomini e donne e di promuovere un’effettiva parità di genere, sia in ambito lavorativo sia familiare.
In particolare, per le professioniste iscritte alla Gestione Separata INPS, viene riconosciuto, nel caso di gravi complicanze della gravidanza o di persistenti forme morbose che potrebbero aggravare lo stato di gravidanza, il diritto all’indennità di maternità anche per i periodi antecedenti i due mesi prima del parto.
Si modifica inoltre la disciplina del congedo parentale per le lavoratrici e i lavoratori iscritti alla Gestione separata. La durata complessiva, tra i due genitori, del congedo passa a 9 mesi (anziché 6 mesi, come previsto dalla norma vigente), con possibilità di fruizione, da parte di un genitore, per un periodo massimo di 6 mesi, ed è riconosciuto con riferimento ai primi 12 anni di vita del bambino (anziché, come nella norma vigente, con riferimento ai primi 3 anni di vita).
Attualmente il provvedimento è all’esame del Senato e della Camera che dovranno esprimere un parere prima dell’adozione definitiva dell’atto.
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