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Un opuscolo per affrontare questo argomento così attuale e futuribile
La digitalizzazione sta modificando rapidamente il mondo del lavoro: basti pensare anche solo al percorso che, come AiFOS, abbiamo intrapreso verso la sostenibilità ambientale e che, tra i primi passi, prevede sin dal primo numero del 2020 la digitalizzazione della rivista di approfondimento “Quaderni della sicurezza” diretta da Lorenzo Fantini (per approfondire fai clic qui).
Su questo tema così attuale, il programma di ricerca dell’Agenzia Europea per la salute e sicurezza sul lavoro (EU-OSHA) si propone di fornire ai responsabili politici, ai ricercatori e ai luoghi di lavoro informazioni affidabili sui potenziali effetti della digitalizzazione sulla SSL, affinché si possa agire in modo tempestivo ed efficace per garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori. A tal fine, l’Agenzia ha pubblicato un opuscolo che riassume l’attività svolta sulla digitalizzazione e la sicurezza e salute sul lavoro (SSL), tra cui un progetto prospettico, una panoramica esaustiva sulla SSL e la campagna Ambienti di lavoro sani e sicuri.
Nel testo, l’Agenzia - come si legge nelle prime pagine del fascicolo – mette in evidenza come si potrebbe ridurre al minimo il potenziale negativo delle conseguenze della digitalizzazione in materia di SSL e mostra come si possono utilizzare le tecnologie digitali per migliorare la prevenzione sul luogo di lavoro, analizzando il potenziale offerto dalla digitalizzazione, oltre ad entrare nel dettaglio di come quest’ultima stia trasformando la vita lavorativa e la sicurezza e salute dei lavoratori.
Il lavoro esamina anche le sfide del prossimo futuro e come affrontarle “al fine di massimizzare le opportunità delle tecnologie digitali e migliorare le condizioni di lavoro perché, se è pur vero che le tecnologie digitali possono offrire un grande potenziale per soddisfare la domanda crescente e aumentare la produttività, potrebbe risultare dannosa alla salute mentale dei lavoratori”.
Questo perché la digitalizzazione offre il potenziale per l'innovazione e notevoli sviluppi nei posti di lavoro e nelle nuove figure professionali, ma presenta anche nuove sfide evidenziate nel testo con degli specifici focus su robotica (e i nuovi ”cobot”, vale a dire i robot collaborativi), gli esoscheletri, i big data, la realtà virtuale e il lavoro flessibile comprendenti i sistemi digitali e gli smartphone.
Come scritto nell’opuscolo, infatti, “Lo sviluppo di tecnologie digitali, come intelligenza artificiale, robotica avanzata, diffusa connettività, Internet delle cose e big data, dispositivi indossabili, dispositivi mobili e piattaforme online, sta cambiando la natura e il luogo di lavoro, il modo di lavorare oltre all’organizzazione e gestione dei lavoratori (…): questi sviluppi possono creare nuove sfide per la SSL e la sua gestione. La velocità con cui questi sviluppi (…) e un’economia interconnessa 24 ore su 24, 7 giorni su 7, richiedono un’organizzazione del lavoro più flessibile e danno origine a nuovi forme di lavoro, come il lavoro su piattaforma online. In tale scenario, meritano particolare attenzione i fattori di rischio psicosociale e organizzativo, in quanto possono dare origine a livelli più alti di stress legato al lavoro e cattiva salute mentale. Inoltre, non bisogna dimenticare che stanno emergendo anche sfide ergonomiche, tra cui rischi di sicurezza funzionale associati alla sicurezza informatica. Da ultimo, ma non meno importante, le tecnologie digitali e le nuove forme di lavoro presentano ulteriori sfide per l'applicazione delle normative sulla SSL”.
Interessanti sono anche le conclusioni che vengono proposte e che ribadiscono come la tecnologia digitale in sé non sia né buona né cattiva. Mantenere un equilibrio tra le sfide che vengono e verranno poste dalle nuove tecnologie e valutare le opportunità offerte dalla digitalizzazione dipende “dalla corretta applicazione delle tecnologie e come sono gestito e regolato nel contesto sociale, politico e tendenze economiche come la demografia della forza lavoro, il stato dell'economia, attitudini sociali, governance e competenze”.
Per ulteriori approfondimenti e per scaricare l’opuscolo: https://osha.europa.eu/it/highlights/how-digitalisation-affecting-safety-and-health-work
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