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In media, sono 28 ogni giorno i decessi da incidenti stradali collegati all'attività lavorativa
Sono ben 25.671 le vittime europee degli incidenti stradali registrate nell’anno 2016. Di queste, circa il 40% - vale a dire oltre 10mila persone - può essere riferito agli spostamenti sul lavoro e nel tragitto casa-lavoro. È quanto rileva il nuovo rapporto dell'European Transport Safety Council (ETSC) sulla sicurezza stradale nella UE. Il dato è inquietante perché significa che, in media, ogni giorno si verificano incidenti in itinere che generano 28 morti.
Proprio per questo, e considerando il fatto che negli ultimi tre anni il numero delle vittime sulle strade dell'Unione Europea non è diminuito, il Consiglio Europeo per la Sicurezza nei Trasporti (ETSC) sollecita i datori di lavoro, i governi nazionali e l'Unione Europea ad incrementare gli sforzi per affrontare il problema del rischio legato alla mobilità per lavoro.
Un primo passo fondamentale per poter affrontare il problema degli incidenti mortali negli spostamenti sul lavoro e nel tragitto casa-lavoro è rappresentato dalla raccolta dati: ad oggi, nella maggior parte dei Paesi dell'UE le forze dell'ordine non annotano lo scopo del viaggio quando registrano le circostanze di un incidente stradale; inoltre, la stessa definizione di incidente stradale mortale correlato all'attività lavorativa non ha ancora trovato una standardizzazione a livello comunitario.
Il Consiglio Europeo per la Sicurezza nei Trasporti segnala inoltre che spetta a governi ed autorità pubbliche dare il buon esempio, implementando schemi di gestione della sicurezza dei dipendenti negli spostamenti sul lavoro e casa-lavoro, ivi comprese le flotte aziendali. Un ulteriore segnale importante sarebbe quello di introdurre parametri di valutazione della sicurezza dei veicoli anche nei bandi di partecipazione agli appalti pubblici.
«Pur essendoci esempi molto positivi da parte di piccole e grandi organizzazioni in tutta Europa che iniziano ad affrontare seriamente il problema della sicurezza stradale - afferma Antonio Avenoso, direttore Generale di ETSC - ve ne sono migliaia che continuano a mostrare scarsa o nulla sensibilità circa i rischi che i dipendenti affrontano ogni giorno sulle strade. Molte imprese, addirittura, considerano in maniera la gestione del rischio come un peso anziché un'opportunità. Oggi, invece, proprio con prevenzione e misure di gestione degli spostamenti si può fare molto per contribuire a ridurre i premi assicurativi, diminuire le assenze sul lavoro e rafforzare l'immagine di un'azienda: le chiavi sono una formazione specifica e l'acquisto di veicoli più sicuri. Se è vero che i datori di lavoro devono fare di più, il nostro rapporto evidenzia è fondamentale l'aiuto e il sostegno da parte dei governi nazionali e dell'Unione Europea».
Per ulteriori approfondimenti (in lingua inglese):
http://etsc.eu/up-to-40-of-road-deaths-in-europe-are-work-related
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