/ News / Mondo AiFOS / CFA e soci
Una rubrica di approfondimento per conoscere il punto di vista di chi la formazione la fa (e la vive) ogni giorno. A cura di Marco Michelli
“Visita al cantiere Ospedale di Mezzolombardo” è tra i cinque progetti insigniti del Premio Innovazione AiFOS 2017. L'idea alla base del corso di aggiornamento per coordinatori sicurezza cantieri è quella di effettuare una formazione concreta e reale e non la tradizionale formazione teorica. Per questo, insieme all’Associazione Cordinatori Sicurezza Trentino (ACOST), le ore formative sono state progettate interamente sul campo, con l'approfondimento diretto degli aspetti legati al ruolo del coordinatore per la sicurezza in fase esecutiva, della gestione delle interferenze, delle problematiche legate alla gestione degli impianti elettrici di cantiere, dell'utilizzo condiviso delle attrezzature, delle modalità di controllo della documentazione. Ideatore è Stefano Farina uno di quei formatori che la “formazione da salotto”, come la chiama lui, non l’ha mai digerita perché «ci si sta abituando a vedere la formazione come qualcosa di altro, mentre invece va ricondotta al lavoro. E proprio per questo a fare la differenza deve essere il formatore».
Stefano Farina è uno di quei professionisti che non si è mai stancato di proclamare la necessità di rivoluzionare il concetto stesso di formazione. Proprio per far ciò è sempre attivo nel cercare nuove metodologie capaci di trasmettere quel qualcosa in più. Non a caso è l’autore del libro “Le grandi escluse” che indica tempi e contenuti della formazione per 44 attrezzature di lavoro non comprese nell’Accordo Stato-Regioni 22 febbraio 2012. Grazie al suo modo poliedrico di guardare alla sicurezza sul lavoro, uno dei suoi più recenti progetti, dedicato ai coordinatori per la sicurezza dei cantieri gli è valso il Premio Innovazione 2017. Gli chiediamo di raccontarcelo e di ribadire la sua filosofia.
- Come nasce il corso “Visita al cantiere Ospedale di Mezzolombardo”?
Anche questo progetto è nato dall’idea di fare una formazione diversa. Solitamente i coordinatori della sicurezza vanno in cantiere e ‘entrano in contatto’ con esso solamente in luoghi specifici o, magari, a cantiere chiuso. Qui invece abbiamo portato i coordinatori a confrontarsi con le tematiche di un cantiere aperto, in orario di lavoro e, seppure senza disturbare, hanno avuto modo di analizzare il contesto lavorativo nel suo incedere vitale. Il paradosso? Giorni dopo gli operai hanno chiesto quando tornavano i tecnici per mostrare loro le nuove fasi di lavoro.
- Sei costantemente alla ricerca di nuove tipologie di corsi. Perché?
Resto fermamente convinto che la differenza tra una formazione ordinaria ed una formazione efficace la deve fare soprattutto il formatore. È proprio lui che deve capire il contesto nel quale sta operando e deve cercare di adattarsi al contesto stesso, magari usando lo stesso linguaggio delle persone che ha in aula, perché un linguaggio troppo semplice o troppo complesso non porta ad alcun risultato.
Nel contesto lavorativo, una formazione esclusivamente nozionistica non ha più alcun significato: è necessario dare dei contenuti, portare le esperienze, i casi tipo e, per quanto possibile, le risposte. Senza dimenticare, peraltro, l’importanza di agire sulle nuove generazioni e, in tale ottica, porre attenzione sul valore che l’alternanza scuola lavoro può dare. Per proporre qualcosa che possa essere compreso e consenta di far ragionare i giovani, tuttavia, bisogna ‘giocare’ e declinare in forme a loro dedicate i principi da trasmettere, come ad esempio con l’uso di hashtag per una migliore percezione.
- Quando incide la tua esperienza con Sicurello.si e Sicurello.no?
Ad oggi abbiamo creato una spaccatura tra ciò che diciamo nelle aule e il lavoro che si compie. È un paradosso: ci si mette l’imbragatura per non prendere la multa e non per proteggersi dalla caduta dall’alto. Da questo punto di vista, l’esperienza con Sicurello.si e il suo negativo (sono dei siti nati per diffondere documenti che testimoniano la bontà o meno delle procedure messe in atto nei luoghi di lavoro) ha aiutato tantissimo, perché permette di esprimersi con delle immagini e, nella nostra società dei social, utilizzare rappresentazioni, siano esse fotografie o fumetti, fa la differenza.
Per questo bisogna agire sulla modifica del comportamento, proprio alla luce degli aggiornamenti che la società stessa propone. Oggi tutti noi, non solo i giovani, navighiamo sul web come non si faceva anche solo dieci anni fa: in questo scenario, non possiamo non proporre strumenti più adeguati e ‘vicini’ alle mentalità comune.
- Quale ritieni dovrebbe essere un’ideale ‘formazione del futuro’?
Bisogna partire dal valore del formatore, che non deve citare articoli di legge, ma è chiamato a coinvolgere i partecipanti. Questo utilizzando giochi di ruolo (ad esempio, in aula viene proposto un determinato caso nel quale ognuno interpreta un ruolo; ci si confronta per vedere e dibattere le divergenze, tra ipotesi e operatività reale) e giochi interattivi, quali l’alfabeto della sicurezza e altri (si mettono a disposizione 50 fotografie o immagini o disegni correlati all’attività. Ognuno sceglie i suoi preferiti e poi spiega il perché della scelta e come e perché l’immagine sia applicabile alla proprio contesto di lavoro): con queste tipologie ‘dinamiche’ si consente di sviluppare il momento formativo, coinvolgendo sin dall’inizio sulla base delle esperienze fatte e non esclusivamente sulla normativa.
Socio della SEIDUESEI.org Srl, Stefano Farina si occupa di Sicurezza sul Lavoro con una particolare attenzione alla Sicurezza Cantieri ed alla Formazione.
Dal 2012 è Responsabile Nazionale Settore AiFOS Costruzioni e dal 2016 Consigliere Nazionale AiFOS, di cui era già stato consigliere tra il 2008 ed il 2012.
È inoltre membro del Gruppo di Lavoro Sicurezza ITACA (Istituto per l'Innovazione e Trasparenza degli Appalti e la Compatibilità Ambientale – Roma) e di due Organi Tecnici UNI (Milano).
Dall’ottobre 2010 cura la rubrica settimanale “Le immagini dell’Insicurezza di SICURELLO.no” su PuntoSicuro.it.
Dopo i primi tempi dove la sua operatività si svolgeva esclusivamente in provincia di Trento, da alcuni anni è consulente e formatore per Clienti Privati ed Enti Pubblici in ambito nazionale.
AiFOS - Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro
25123 Brescia, c/o CSMT Università degli Studi di Brescia - Via Branze, 45
Tel 030.6595031 - Fax 030.6595040 | C.F. 97341160154 - P. Iva 03042120984
Privacy - Cookies Policy - Gestione segnalazioni-whistleblowing
Il sito utilizza cookie tecnici, ci preme tuttavia informarti che, dietro tuo esplicito consenso espresso attraverso cliccando sul pulsante "Accetto", potranno essere installati cookie analitici o cookie collegati a plugin di terze parti che potrebbero essere attivi sul sito.