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L’attività di ricerca e monitoraggio dell'Istituto coinvolge a oggi quattordici regioni
È disponibile sul sito Inail MALPROF 2011-2012, l'ultima edizione della rilevazione sulle malattie professionali. Si tratta della settima edizione della pubblicazione che è il risultato di un’attività di ricerca e di monitoraggio che coinvolge quattordici Regioni. Tale ricerca viene impostata sulla rilevazione delle malattie professionali, proprio secondo il modello MALPROF, che si basa su un flusso dati che dai Servizi di Prevenzione delle ASL (Spresal) pervengono a Inail Ricerca “per costituire una base dati utile sia al monitoraggio delle patologie professionali nel territorio nazionale, sia nell’indicare le informazioni utili ai fini prevenzionali, definendo le possibili correlazioni o ‘nessi di causa’ tra l’attività lavorativa svolta (in termini di settori di attività economica e di professione lavorativa) e la patologia professionale”.
L’edizione realizzata dal Dimeila (Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale) riguarda gli anni 2011-2012; a questa edizione - nell’ambito dell’Accordo quadro di collaborazione del dicembre 2015, sottoscritto da Inail, Ministero della salute e Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, che prevede tra i principali ambiti di collaborazione lo sviluppo e il consolidamento dei sistemi informativi e di sorveglianza – seguiranno le elaborazioni per i bienni successivi “con tempi maggiormente allineati al verificarsi degli eventi”, precisano dall’Istituto.
“Dal confronto con i Piani precedenti emergono gli elementi portanti che definiscono l’impianto del Piano Nazionale della Prevenzione attuale, in particolare per quanto riguarda l’adozione di percorsi metodologicamente condivisi, la qualità della programmazione, la comparabilità e la trasferibilità dei risultati. Tali elementi caratterizzano l’impostazione del sistema MALPROF, il cui modello per la raccolta delle segnalazioni consente di valutare in maniera omogenea e standardizzata la diagnosi e l’anamnesi lavorativa. Nella consapevolezza che il fenomeno delle malattie professionali è per sua natura difficile da rappresentare in modo compiuto, occorre continuare ad agire su più livelli per una sua migliore comprensione puntando all’integrazione delle informazioni ottenute attraverso l’attività di ricerca e di tutela, al fine di individuare e attuare in modo efficace le politiche per la prevenzione dei rischi nei luoghi di lavoro”, spiega Sergio Iavicoli, Direttore del Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale nella presentazione del lavoro.
Tra i dati più rilevanti, risulta che le 14 Regioni hanno ricevuto per ognuno dei due anni considerati circa 16.000 segnalazioni, dato in aumento rispetto al biennio 2009 – 2010. Tra queste segnalazioni, la presenza femminile ammonta ad un quarto del totale e corrisponde ad un tasso di 17 casi ogni 100.000 donne residenti, mentre per gli uomini l’analogo tasso è pari a 51. Tra le regioni aderenti al modello MALPROF, l’Emilia-Romagna è risultata quella con più segnalazioni per il biennio 2011 - 2012, sia in termini assoluti (circa 5.000 all’anno), che in rapporto alla popolazione (il tasso di segnalazione annuo è ben superiore a 100 casi ogni 100.000 abitanti).
Sostanzialmente, appare confermato il calo delle segnalazioni di sordità da rumore, che nel 2012 si attestano intorno al 20% dei casi, abbandonando la prima posizione in graduatoria ed essendo soppiantate dalle malattie muscolo-scheletriche. Se si sommano insieme le tre classi che si riferiscono alle patologie muscolo-scheletriche (malattie del rachide, sindrome del tunnel carpale, altre malattie muscolo-scheletriche) nel 2012 si arriva ormai a quasi il 62% del totale delle segnalazioni.
Un confronto tra le diverse tipologie di malattia in base all'età mostra, pur nell'esiguità di alcuni numeri, le peculiarità riguardanti i lavoratori più giovani (sotto i 30 anni) ed i lavoratori anziani (oltre i 60 anni): al di là degli aspetti comuni a tutte le età, cioè la costante presenza ai primi posti delle malattie muscolo-scheletriche e della sordità da rumore, anche le segnalazioni del biennio 2011 - 2012, come quelle precedenti, fanno emergere il problema delle malattie della pelle tra i più giovani e quello dei tumori maligni di pleura e peritoneo per gli ultrasessantenni.
Infine, le ipoacusie rappresentano rispettivamente per il 2011 ed il 2012 un quarto ed un quinto delle segnalazioni. Escludendo questo tipo di patologie tra i casi valutabili, la quota di quelli segnalati dai patronati è la più alta (oltre il 30%), ma una fonte rilevante è anche l'Inail (che contribuisce per quasi il 30%). Se, invece, ci si limita a considerare le sole ipoacusie, la situazione cambia: la fonte principale delle segnalazioni valutabili sono i medici competenti, con una quota che supera il 60%.
La pubblicazione è consultabile solo in rete sulla pagina https://www.inail.it/cs/internet/comunicazione/pubblicazioni/catalogo-generale/malprof-2011-2012.html
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