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Intervento del Segretario Generale AiFOS Francesco Naviglio sulla nuova norma tecnica
Come rappresentante AIFOS ho seguito negli ultimi anni lo sviluppo della discussione attorno alla nuova UNI ISO 45001 e devo dire che mai una norma ISO ha dovuto affrontare un percorso così lungo e accidentato.
La UNI ISO 45001 è stata elaborata tenendo in considerazione altri documenti sul tema, come le linee guida ILO-OSH 2001 dell’International Labour Organization, la OHSAS 18001 e diverse norme nazionali. Inoltre è anche conforme ai documenti internazionali ILO di taglio più generale sul lavoro. Sviluppata all’interno del sistema di normazione ISO con il contributo di esperti provenienti da più di 70 Paesi nel mondo, la norma fornisce un quadro internazionale che tiene conto dell’interazione tra un’organizzazione e il suo ambiente di business.
Dopo la lunga gestazione, ora che la UNI ISO 45001 è divenuta realtà ritengo che gli oneri dal punto di vista della gestione del rischio saranno minimi per le aziende che sceglieranno di certificarsi secondo il nuovo schema, in quanto la struttura della norma ricalca in gran parte sia la OHSAS 18001 che la legislazione italiana in tema di salute e sicurezza sul lavoro.
La UNI ISO 45001 adotta un approccio basato sul rischio che garantisce l’efficienza e il miglioramento continuo del sistema di gestione, per rispondere alla continua evoluzione del contesto in cui opera un’organizzazione.
Un maggiore impatto si avrà quindi relativamente al rispetto di quei punti della norma che prescrivono l’analisi del contesto, l’identificazione degli stakeholder e la presenza di una leadership forte assieme al pieno coinvolgimento dei lavoratori nella gestione globale del sistema per la sicurezza sul lavoro. Questi ultimi importanti requisiti furono contemplati nelle ISO 9001 e 14001 del 2015, laddove si introdussero con la “Struttura di Alto Livello” anche i concetti di “risk management” e “business continuity”, a quel tempo nuovi per gli ambiti della qualità e dell’ambiente.
Anche alla luce del fatto che ormai le future norme ISO avranno un’unica struttura, l’impegno di tutti dovrà essere quello di favorire una completa integrazione delle norme volontarie con il chiaro intento di agevolare la gestione aziendale.
Per ulteriori informazioni: http://www.uni.com/index.php?option=com_content&view=article&id=7259:primi-passi-dentro-la-uni-iso-45001&catid=171:istituzionale&Itemid=2612
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