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A cura del Contributo Italiano al Fondo Fiduciario Globale della FAO per la Sicurezza Alimentare e la Salubrità degli Alimenti
La promozione della sicurezza alimentare e dello sviluppo agricolo rappresentano uno dei settori prioritari di intervento della Cooperazione Italiana, come stabilito nelle sue linee guida e indirizzi di programmazione nel campo dello sviluppo.
Questo ambizioso obiettivo è perseguito in collaborazione con le Agenzie delle Nazioni Unite del Polo agricolo romano e in particolare con la FAO, tenendo particolare conto della sua rete di conoscenza e informazioni in quanto forum neutrale di discussione e negoziazione, e anche, sostenendo il suo ruolo guida nelle attività di miglioramento e modernizzazione delle pratiche agricole, forestali e peschiere, con il fine di affrontare l’insicurezza alimentare e ridurre la povertà, specialmente nelle aree rurali dei Paesi in transizione ed in via di sviluppo.
Nel 1996, in occasione del Vertice Alimentare Mondiale, al fine di contribuire al conseguimento del primo Obiettivo del Millennio, ovvero di dimezzare gli affamati entro il 2015, l’Italia ha sottoscritto un Memorandum d'intesa con la FAO, rendendo disponibili 12 milioni di dollari per sostenere la fase pilota del Programma Speciale sulla Sicurezza Alimentare (SPFS) nei paesi a basso reddito con deficit alimentare (Low-income Food-deficit Countries LIFDCs): Angola, Repubblica Democratica Popolare di Corea, Eritrea, Etiopia, Gambia, Guatemala, Guinea, Guinea Bissau, Mozambico e Senegal.
Cinque anni dopo, nel corso del Vertice Mondiale sull'Alimentazione del giugno 2002, la FAO ha istituito un Fondo Fiduciario Globale per la Sicurezza Alimentare e la Salubrità degli Alimenti, con un obiettivo iniziale di 500 milioni di dollari, al fine di dare maggiore impulso agli sforzi globali verso gli obiettivi già fissati dal Vertice mondiale del 1996. Sulla base dei risultati raggiunti e per consolidare ulteriormente il proprio sostegno alle iniziative della FAO, il Governo italiano è stato il primo tra i paesi membri dell'Organizzazione a rispondere all'appello, contribuendo al Fondo Fiduciario della FAO per la Sicurezza Alimentare con un impegno di 100 milioni di euro, garantendo in questo modo un’azione concreta di appoggio ai programmi di riduzione della povertà e miglioramento della sicurezza alimentare.
Da allora, la Cooperazione Italiana ha continuato ad apportare il proprio apporto nell’ambito della sicurezza attraverso la FAO, sostenendo tale impegno in contesti internazionali, al più alto livello politico, come accaduto nel corso della Presidenza italiana del G8 nel 2009. In tale occasione, l'Italia e gli altri leader mondiali hanno lanciato l'Aquila Food Security Initiative, per la formazione di un partenariato globale per la sicurezza alimentare e lo sviluppo agricolo sostenibile per le popolazioni più vulnerabili.
Dal 2002, attraverso il Contributo Italiano al Fondo Fiduciario della FAO per la Sicurezza Alimentare e la Salubrità degli Alimenti, 39 progetti sono stati realizzati in diverse aree del mondo coprendo 85 Paesi, con l'obiettivo di ridurre la povertà e migliorare la sicurezza alimentare attraverso una maggiore produttività agricola. L'obiettivo è di trasformare l'agricoltura in un settore moderno, dinamico e commercialmente competitivo.
Questo contributo è stato costruito attorno a tre aree tematiche principali e che sono anche le tre principali aree di interesse del Fondo Globale Fiduciario della FAO per la Sicurezza Alimentare, come di seguito elencate:
Il Contributo Italiano al Fondo Fiduciario della FAO per la Sicurezza Alimentare si avvale delle competenze tecniche della FAO e dei suoi vantaggi competitivi, per incoraggiare il dialogo politico e creare un accordo tra le nazioni, oltre che sostenere e mobilitare risorse.
Il Contributo Italiano nell’espletamento delle sue attività dedica particolare attenzione alla sicurezza alimentare e produttività agricola dei Piccoli Stati insulari in via di sviluppo (SIDS). Il dialogo e il coordinamento con il Ministero Italiano degli Affari Esteri è mantenuto costante sulle priorità di programmazione. E inoltre importante sottolineare la collaborazione con diverse istituzioni italiane, il cui contributo è considerato di rilevante e prestigioso valore aggiunto.
Il Contributo Italiano al Fondo Fiduciario della FAO per la Sicurezza Alimentare e la Salubrità degli Alimenti (ITF FSFS) mira a migliorare la sicurezza alimentare e ridurre la povertà in prioritarie piattaforme regionali e subregionali, quali: Africa (Grandi Laghi, Africa Occidentale, Paesi del Sahel, Paesi Sub- sahariani); America Latina e Caraibi (America Centrale, Sud America e Caraibi); Asia e Pacifico (Asia centrale e Isole del Pacifico); Vicino Oriente; Europa centro-orientale.
L’Unità di Collegamento (Funding Liaison Unit - FLU), all' interno del Dipartimento di Cooperazione Tecnica, Servizio di Mobilitazione delle Risorse e Attività della FAO (TCSR), vigila sulla corretta gestione del Contributo Italiano, in costante dialogo con il Donatore, attraverso l'Ufficio Multilaterale II della Direzione Generale Cooperazione allo Sviluppo (DGCS); così come mantiene un costante dialogo con le Unità tecniche della FAO e gli uffici decentrati di pertinenza che collaborano con i progetti finanziati dal Contributo Italiano al Fondo Globale per la Sicurezza Alimentare. Inoltre, l’Unità di Collegamento si preoccupa di armonizzare e allineare le priorità e le opportunità del Donatore, in conformità con gli Obiettivi Strategici (Strategic Objectives, SOs) e Aree Prioritarie di Interesse (Impact Focus Areas, IFAs) dell'Organizzazione.
L'Unità di Collegamento garantisce il monitoraggio costante dell'attività con le Unità tecniche della FAO e gli uffici decentrati durante l'intero ciclo di progetto (dall’individuazione e formulazione all’attuazione e poi valutazione), in coordinamento con tutti i partner coinvolti, incoraggiando un dialogo costante tra di loro. Una considerazione di rilievo è data alla creazione e integrazione di sinergie anche con altri progetti in corso nelle stesse aree e, in particolare, con i programmi nazionali per la Sicurezza Alimentare, laddove siano stabiliti. Al fine di migliorare l’efficienza, l’efficacia, l’affidabilità e la trasparenza, l'attuazione di un progetto e i suoi risultati sono valutati attraverso il monitoraggio e la revisione delle attività, mentre, l'impatto e la realizzazione degli obiettivi sono valutati da valutazioni indipendenti, seguendo le regole e procedure standard della FAO.
Il Contributo italiano al Fondo fiduciario della FAO per la Sicurezza Alimentare nel corso della sua esistenza ha progressivamente spostato la sua attenzione verso un nuovo approccio alla Sicurezza Alimentare attraverso la Commercializzazione dell'Agricoltura (Food Security through Commercialization of Agriculture, FSCA), sostenendo e sviluppando le capacità dei piccoli agricoltori, sia individualmente sia organizzati in gruppi o associazioni (come le Organizzazioni di Agricoltori o Farmer-based Organizations). Questo strategia si concentra sulla catena del valore del settore agricolo, dalla produzione alla commercializzazione, incentivando la condivisione di conoscenze e trasferimento di tecnologie, avviando partenariati strategici tra pubblico e privato, e creando migliori e più accessibili opportunità di marketing. Ciò dovrebbe consentire l'emergere di un settore privato locale capace di essere protagonista nella creazione di valore aggiunto delle attività agricole.
Il Contributo Italiano attraverso i progetti finanziati mira anche alla creazione di strategie di sicurezza alimentare a livello regionale. L’approccio regionale contribuisce a rafforzare ulteriormente gli sforzi nazionali per la riduzione della fame e della povertà nelle aree rurali, concentrandosi sulla facilitazione del commercio transfrontaliero e sugli incrementi di produzione e qualità dei prodotti agricoli. Tale supporto consente anche l'armonizzazione delle politiche e delle regole per sostenere la competitività e la modernizzazione, e, al tempo stesso, rafforzare l'identità regionale.
Altre aree di interesse per ITF FSFS riguardano la prevenzione e il controllo della trasmissione di malattie transfrontaliere delle piante e degli animali, l'armonizzazione del commercio alimentare internazionale e la diffusione delle informazioni. Particolare attenzione è data anche alla protezione degli ecosistemi locali e alla produzione agricola sostenibile a livello ambientale, attraverso la valorizzazione commerciale della biodiversità locale.
I progetti finanziati dal Contributo Italiano enfatizzano anche il ruolo delle donne in agricoltura, perché la loro attività è talora fondamentale per il miglioramento degli standard di vita nelle comunità rurali: essendo parte integrante della produzione agricola, ma godendo ancora di uno scarso accesso alle risorse principali (quali terra, credito, formazione) e non partecipando pienamente ai processi decisionali.
I progetti finanziati attraverso il Contributo Italiano al Fondo Fiduciario della FAO hanno lo scopo di assistere le nazioni beneficiarie nell’avvio, potenziamento e sviluppo di attività nell'ambito delle tre aree tematiche, che sono stati fissate al momento della inaugurazione del Fondo Fiduciario della FAO per la Sicurezza Alimentare:
[1] Per approfondire la componente relativa ad ogni progetto finanziato dal Contributo Italiano al Fondo Fiduciario Globale della FAO per la Sicurezza Alimentare e la Salubrità degli Alimenti, visitare la pagina http://www.fao.org/tc/faoitaly/italiantrustfund-home/faoitaly-fsca/it/
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