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Una ricerca mette a fuoco rischi per la salute e patologie lavoro correlate
È stata presentata al Transpotec di Verona la ricerca «La Salute vien Guidando» realizzata da Federservice, una delle società del Gruppo Federtrasporti (aggregazione economica di 60 aziende di autotrasporto). Il progetto ha permesso di conoscere e verificare la “salute degli autotrasportatori” fondamentale per garantire la sicurezza di chi va per strada.
Il panorama che ne emerge è impietoso e allarmante: questo perché si denota nei conducenti di mezzi pesanti una generale trascuratezza. Infatti, il 53% degli autisti visitati durante l’indagine porta gli occhiali: di questi il 55% non ha delle lenti corrette adeguatamente. Peraltro, solamente il 29% di coloro che portano gli occhiali effettua un controllo della vista all’anno e il 28% ha dichiarato di non vedere bene.
Inoltre, il 10% dei visitati è consapevole di soffrire di apnee notturne durante il sonno (OSAS), mentre il 43% risulta a rischio di OSAS. Più di un terzo è a rischio di sindrome metabolica (preludio del diabete e di altre patologie), mentre il 42% è sovrappeso e il 33,6% è obeso.
Tali elementi rappresentano un campanello di allarme a cui prestare attenzione. Anche perché, a fronte di questo panorama, va considerata la variabile età che, secondo i dati del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sulle a 1,17 milioni di CQC - carte del conducente che in linea di massima equivalgono a un autista in attività (nel trasporto merci e persone) - attive in ambito nazionale il 45,8% ha più di 50 anni e solo il 18,1% è al di sotto dei 40 anni. Stesso trend tra i titolari delle ditte individuali, i cosiddetti padroncini. Secondo i dati di Infocamere, il 66% ha un’età compresa tra i 50 e i 90 anni. Oggi risultano più di 500 gli ultranovantenni alla guida di un’azienda di autotrasporto. Sette anni fa, nel 2011, gli over 50 erano “solo” il 52%.
Ultimo elemento di riflessione riguarda l’alimentazione, laddove tutti gli intervistati hanno riferito di non avere un nutrimento regolare: l’80% ha riferito di soffrire di dolori osteo-muscolari e il 30% ha denunciato problemi a livello circolatorio (formicolio agli arti inferiori), dichiarando di non condurre uno stile di vita attivo all’esterno dell’orario di lavoro.
I numeri considerati dalla ricerca meritano attenzione e la necessità di dare rilievo ad una tematica che rischia sempre più di diventare un serio problema di salvaguardia di salute e sicurezza sul lavoro, non solamente per l’autotrasportatori ma per ogni cittadino che, anche solo nel suo spostamento casa lavoro, potrebbe risentire di una qualsiasi problematiche esposte, specie se da parte di chi guida camion con oltre sei ruote.
Per approfondire: http://www.uominietrasporti.it/notizie_dettaglio.asp?id=8244
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