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A marzo crollano le denunce di infortunio. In controtendenza, raddoppiano quelle nel settore “Sanità e assistenza sociale”
Crollano - a seguito del lockdown imposto dal Governo - le morti sul lavoro e più in generale le denunce di infortunio ricevute dall'Inail. L'istituto comunica, infatti, che a marzo si è registrata una contrazione su base annua rispettivamente del 41% e 43,6%.
"Il confronto trimestrale tra il 2020 e il 2019 - precisa l'Istituto nella nota pubblicata sul sito ufficiale - è da ritenersi poco significativo, complice il blocco su tutto il territorio nazionale, a partire dai primi giorni di marzo, di ogni attività produttiva considerata non necessaria. Il lockdown di molte attività in settori importanti per la nostra economia ha determinato l’assenza di un elevato numero di lavoratori sul posto di lavoro e sulle strade, con una conseguente riduzione del rischio di infortunio"
L'unico dato veramente rilevate - e allarmante - è l'esplosione delle denunce di infortunio in occasione di lavoro registrato nel settore Ateco “Sanità e assistenza sociale”: +33% su base trimestrale e +102% su base mensile (marzo 2020 su marzo 2019). I casi denunciati sono raddoppiati, passando dai 1.788 del marzo 2019 ai 3.613 del marzo 2020 (tre denunce su quattro riguardano il contagio da Covid-19).
Per ulteriori approfondimenti:
https://www.inail.it/cs/internet/comunicazione/sala-stampa/comunicati-stampa/com-stampa-open-data-marzo-2020.html
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