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Quasi 3 contagi su 4 riguardano donne, ma i deceduti sono in grandissima maggioranza uomini. I dati aggiornati al monitoraggio del 4 maggio
Secondo l'ultimo report elaborato dalla Consulenza statistico attuariale dell’Inail, aggiornato ai dati rilevati il 4 maggio 2020, i contagi sul lavoro da nuovo Coronavirus denunciati all’Istituto dalla fine di febbraio sono 37.352.
A fare il punto della situazione sulle infezioni da Covid-19 di origine professionale è il nuovo report elaborato dalla Consulenza statistico attuariale dell’Inail, che conferma la maggiore esposizione al rischio del personale sanitario e socio-assistenziale. Il 73,2% delle denunce e quasi il 40% dei casi mortali, infatti, riguardano il settore della Sanità e assistenza sociale.
I casi mortali segnalati all’Istituto nello stesso periodo sono 129, 31 in più rispetto al monitoraggio precedente. Al contrario di quanto osservato sul complesso delle denunce, in cui la quota femminile con il 71,5% dei casi prevale rispetto a quella maschile (28,5%), l’82,2% dei decessi hanno interessato i lavoratori e il 17,8% le lavoratrici.
L'Inail sottolinea che "i primi dati sulle denunce di infortunio da Covid-19 che l’Inail mette a disposizione sono provvisori e il loro confronto con quelli osservati a livello nazionale dall’Istituto superiore di sanità (Iss) richiede cautele, innanzitutto per la più ampia platea rilevata dall’Iss rispetto a quella Inail riferita ai soli lavoratori assicurati, e poi per la trattazione degli infortuni, in particolare quelli con esito mortale, per i quali la procedura presenta maggiore complessità dato l’attuale contesto, del tutto eccezionale e senza precedenti, di lockdown". Ricorda altresì che "l’articolo 42, comma 2, del decreto legge n. 18 del 17 marzo 2020, stabilisce che nei casi accertati di infezione da Coronavirus (SARS-CoV-2) in occasione di lavoro, il medico certificatore redige il consueto certificato di infortunio e lo invia telematicamente all’Inail che assicura, ai sensi delle vigenti disposizioni, la relativa tutela dell’infortunato. Le prestazioni Inail nei casi accertati di infezioni da Coronavirus in occasione di lavoro sono erogate anche per il periodo di quarantena o di permanenza domiciliare fiduciaria dell’infortunato con la conseguente astensione dal lavoro".
Scarica la Scheda tecnica - I dati sulle denunce da Covid-19 (monitoraggio al 4 maggio 2020)
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