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Dopo il rallentamento post lockdown, il mese di settembre evidenzia una ripresa delle infezioni di origine professionale
Secondo l'ultimo report elaborato dalla Consulenza statistico attuariale dell'Inail, sono 54.128 le denunce di contagi sul lavoro di Covid-19 ricevute dall'Istituto nei entro il 30 settembre. 319 i casi mortali (per lo più distribuiti tra marzo e aprile, con nessun decesso a settembre), pari a circa un terzo dei decessi denunciati all’Inail da inizio anno e con un’incidenza dello 0,9% rispetto al complesso dei deceduti nazionali da Covid-19 comunicati dall’Iss nei primi nove mesi dell'anno. I decessi si concentrano soprattutto tra gli uomini (84%) e nelle fasce 50-64 anni (69,9%) e over 64 anni (19,4%).
L'Istituto comunica nella nota ufficiale: "dall’analisi territoriale emerge che più della metà delle denunce (di contagio, NdR) presentate all’Istituto (55,1%) ricade nel Nord-Ovest, seguito da Nord-Est (24,4%) [...]. La Lombardia si conferma la regione più colpita, con il 35,2% dei contagi denunciati e il 41,7% dei casi mortali". Tra le province, invece, il primato negativo spetta a quella di Milano, con il 10,8% del totale delle infezioni sul lavoro denunciate, seguita da Torino (7,8%), Brescia (5,4%) e Bergamo (4,6%), che con 37 decessi, pari all’11,6% del totale, si conferma al primo posto per numero di casi mortali, seguita dalle province di Milano (8,2%), Brescia (7,8%) e Napoli (6,0%).
Il 70,3% del complesso delle infezioni denunciate e il 21,3% dei casi mortali si concentra nel settore della Sanità e assistenza sociale (che comprende ospedali, case di cura e di riposo, istituti, cliniche, policlinici universitari, residenze per anziani e disabili), che insieme al settore degli organismi pubblici preposti alla sanità (Asl) raccoglie poco meno dell'80% dei contagi e il 32% dei decessi.
Per approfondire visita la pagina dedicata sul sito Inail.
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