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Modalità di formazione a distanza e proroga degli aggiornamenti attrezzature di lavoro i nodi da sciogliere, interviene il protocollo delle parti sociali
L'emergenza sanitaria che il nostro Paese sta affrontando ha posto in seria difficoltà le imprese operanti in moltissimi settori di attività. Nell'ambito salute e sicurezza, con particolare riferimento all'attività formativa, sono sorti alcuni punti interrogativi sui quali gli operatori del settore si sono confrontati avanzando orientamenti e posizioni più o meno condivisibili. Con lo scopo di fare definitiva chiarezza su alcuni di questi quesiti, AiFOS nella sua veste di associazione sindacale e datoriale nonché di soggetto formatore nazionale ope legis ha richiesto al Ministero del Lavoro e alle Divisioni competenti una sollecita ed urgente presa di posizione in merito ad alcuni temi.
Nello specifico, si è evidenziata la necessità di una presa di posizione istituzionale circa le modalità con cui procedere all’erogazione dei corsi a distanza con metodologie diverse dall’e-learning (es. videoconferenza), al fine di tutelare la salute e la sicurezza sul lavoro di coloro che devono procedere con gli aggiornamenti programmati o alla loro formazione di base in questo periodo di emergenza e di sospensione delle attività formative in presenza.
Con specifico riferimento alla scadenza massiva degli aggiornamenti per l’abilitazione all’uso delle attrezzature di lavoro ai sensi dell’Accordo Stato-Regioni del 22 febbraio 2012 (prevista il 12 marzo 2020) è stato inoltre richiesto di prevedere una proroga per poter svolgere tali aggiornamenti una volta terminato il periodo di emergenza. In tale direzione, peraltro, si è già espressa la Regione Veneto nelle Indicazioni operative per la tutela della salute negli ambienti di lavoro non sanitari del 13 marzo 2020 (vedi pag.5) la quale "ritiene che il mancato completamento dell’aggiornamento della formazione professionale e/o abilitante entro i termini previsti per tutti i ruoli/funzioni aziendali in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, dovuto all’emergenza in corso e quindi per causa di forza maggiore, non comporti l’impossibilità a continuare lo svolgimento dello specifico ruolo/funzione" pur rimanendo in attesa di "chiarimento di livello nazionale da parte dei soggetti aventi potere legislativo in materia".
Il Segretario Generale AiFOS Francesco Naviglio: «Auspichiamo che le nostre richieste ricevano conferma e che il Ministero si esprima quanto prima al fine di fornire un’interpretazione chiara ed omogenea sull’intero territorio nazionale, per evitare confusi e differenti approcci da parte degli organi di vigilanza in questa situazione così delicata».
AGGIORNAMENTO 14 marzo 2020
Segnaliamo che il "Protocollo di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro" sottoscritto dai Sindacati su invito del Governo sabato 14 marzo 2020 prevede al punto 10 (spostamenti interni, riunioni, eventi interni e formazione) alcune specifiche indicazioni riguardanti l'attività formativa, che in parte rispondono ai quesiti sollevati:
AiFOS - Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro
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