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Un nuovo modo di lavorare per creare aziende di successo e persone realizzate, valori condivisi non regole, responsabilità non controllo, autonomia non passiva esecuzione
In copertina, sotto al titolo racchiuso in un fumetto, c’è scritto: “Un nuovo modo di lavorare per creare aziende di successo e persone realizzate, valori condivisi non regole, responsabilità non controllo, autonomia non passiva esecuzione”. Insomma, il libro “Human Centered Work” sembra voler strizzare l’occhio non solo ad un nuovo modo di lavorare, ma anche ad un nuovo concetto di leadership arricchito di una visione olistica del lavoro. Ecco allora che diventa un testo leggibile e magari utile, a chi vuole guardare con attenzione ad un modo di lavorare globale e capace di coinvolgere le persone a tutto tondo, dal team leader al capo di un’azienda.
E non è un caso che lo proponiamo in vista dell’uscita del Quaderno della sicurezza n. 1/2019, che l’Associazione ha deciso di dedicare alla campagna Vision Zero e ai rinnovamenti proposti dalla norma ISO 45001, che pone l’accento proprio sulla necessità di una nuova concezione della leadership aziendale.
A scriverlo è Edoardo Turelli che nel sito creato appositamente per dare risalto al libro, con grande efficacia e appeal (in qualche modo un bell’esempio di cosa significhi oggi fare storytelling editoriale e proporre un immagine assolutamente intrigante) viene definito “imprenditore hi-tech, top-manager e coach internazionale, cofondatore di Koinup (social media globale), creato Flux (app da 100mila download in primo piano in più di 100 Paesi nel mondo) e progettato una metodologia agile che in 9 mesi ha portato il suo team londinese di Adbrain a creare un prodotto da un milione di euro l’anno”.
Il libro propone dieci spunti di riflessione sul nostro modo di lavorare, sulle competenze che abbiamo e quelle da acquisire, in primo luogo nel cercare di accompagnare ogni iniziativa da velocità e flessibilità nell’adattarsi ad un mercato mutevole e competitivo. Si parla prevalentemente di prodotti da lanciare sul mercato e regole da seguire per farli crescere e diventare di successo, tuttavia il “metodo agile (nell’accezione inglese della parola)” consente di innovare i processi interni e valorizzare il ruolo delle persone. Tre i concetti base: ogni cambiamento è benvenuto, sempre; fatti non parole; creatività in autonomia.
Ecco che alla base di ogni innovazione è il nuovo concetto di leader che deve per prima cosa condividere la propria missione (che sia lo sviluppo di determinate funzionalità o il miglioramento di un processo interno) con il resto del team di lavoro; dunque, proprio i rapporti gerarchici e il concetto di team sono chiamati a ‘reinventarsi’, in un’ottica di spirito di adattamento continuo e reciproco.
Nella premessa è scritto: “Molte realtà oggi devono competere con l’alta produttività internazionale (…): l’aspettativa è quella di introdurre rapidamente smartworking, digital transformation, agìle, lavoro da remoto, reskilling, learning continuo, digital innovation, autonomia, creatività e molto altro. Ma in pratica, farlo davvero sembra un’impresa titanica. Non deve essere così. C’è un modo di lavorare dove queste cose accadono quotidianamente, senza sforzi sovrumani. Questo libro è sia una guida visionaria, sia una pratica cassetta degli attrezzi per mettere in pratica questo nuovo modo di lavorare, in cui il successo è prima di tutto personale e di tutti gli individui coinvolti. Il resto viene da sé”.
È lo stesso autore a dare un’indicazione degli obiettivi del testo: “Quello che ho cercato di fare non è dare “la” risposta definitiva per creare il posto di lavoro ideale, ma varie soluzioni e opzioni che possano essere valutate, validate e adattate al proprio contesto lavorativo. Da persona pragmatica quale sono, volevo creare una guida pratica, non solo un insieme di teorie e parole roboanti. Certo, ci sono i fondamenti teorico-sociologici che sono indispensabili per stabilire i pilastri fondanti, ma la parte pratica è preponderante, perché senza agire nel concreto non si introducono veri cambiamenti positivi.
Human-Centered Work non vuole essere un libro-mattone, un vecchio e pesante manuale da tenere sullo scaffale. Tutt’altro: è un libro breve ma intenso, da tenere a portata di mano e da usare all’occorrenza e da subito.
Per acquistare il volume: http://humancenteredwork.com/
Orario di apertura
Dal lunedì al venerdì
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