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Storie di persone nella fabbrica del futuro
“La chiave a stella” è il titolo di un romanzo che Primo Levi pubblicò nel 1978, vincitore del Premio Strega nell'anno successibo. A rendere omaggio a quell'opera, in una sorta di continuità letteraria, pensa Edoardo Sagantini, autore del libro “La nuova chiave a stella – Storie di persone nella fabbrica del futuro” (Guerini edizioni).
Non si tratta di un testo dedicato a salute e sicurezza sul lavoro, ma di un romanzo ad ampio spettro su quello che è, e sarà, il mondo del lavoro. Narra le storie di chi opera oggi, in una società che necessita, obbligatoriamente, di riorganizzare non solamente il valore del lavoro stesso, ma impostare strategie di “riconversione” dei lavoratori.
Come il romanzo di Levi era composto da quattordici capitoli, quello di Segantini è strutturato in quattordici racconti che hanno come personaggi principali uomini e donne, operai e tecnici, manager e imprenditori che vivono la quarta rivoluzione industriale, vale a dire un futuro prossimo non solo d’innovazione tecnologica, intelligenza artificiale e fabbriche connessa, ma un vero e proprio mutamento culturale, sociale e umano molto profondo e dirompente.
Così, se nel libro di Levi il narratore - nel viaggiare in tutte le parti del mondo - poteva dire di ciò che vedeva intorno a sé «il mondo è bello perché è vario», anche nel viaggio di Segantini è l’uomo ad essere posto al centro dell’innovazione e della fabbrica intelligente: «una fabbrica è davvero intelligente se sa rispondere in fretta e in modo personalizzato alle richieste dei clienti. Reattività e personalizzazione presuppongono strutture organizzative in cui i lavoratori giocano un ruolo attivo a tutti i livelli» si legge nell'introduzione.
I protagonisti hanno in comune il coraggio e la curiosità verso i cambiamenti. Sanno collaborare con gli altri e reagire alle sconfitte. Si aggiornano. Hanno simpatia per il mondo. Così, ad esempio, emerge la figura dell’operaio aumentato, una figura che sta salendo alla ribalta in questi anni caratterizzata che «sempre più mette in campo, oltre alle braccia, anche il cervello. Aumentato perché creativo, coinvolto, responsabile. Capace di gestire i dati, compiere una pluralità di operazioni, collaborare con gli altri: mettere al servizio del lavoro le stesse abilità digitali che utilizza nella vita privata». C’è Serena nella fabbrica senza fabbrica, Filippo, laureato clandestino, Rita e Maria Teresa, team leader al volante, Giorgio e l’azienda-orchestra, Donatella e il robot popolare, Enrico e il caos organizzato: i racconti mettono in luce le nuove opportunità, con anche i lati problematici, del nuovo mondo del lavoro. Un mondo in cui proprio l’essere umano dovrà necessariamente rimanere al centro della scena. Perché, di fatto, la rivoluzione è già in atto.
Edoardo Segantini
Giornalista e commentatore del Corriere della Sera, è stato manager delle telecomunicazioni e segue l’innovazione tecnologica dagli anni Ottanta. Ha esordito nell’editoria come autore del best-seller I Promessi Paperi (Mondadori, 1976) e scritto la biografia di Hedy Lamarr, la diva-scienziata (Rubbettino, 2011).
Per acquistare il volume: http://guerini.it/index.php/la-nuova-chiave-a-stella.html
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