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Q1, 2017 – Il rischio stradale. L’esperienza della Polizia Stradale

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Altri Paesi

Proseguendo il nostro viaggio a ridosso dei confini nazionali,

sensibilmente minori appaiono le sanzioni previste in Slovenia (85 euro) e

in Austria (25 euro)

Un’ultima curiosità riguarda la Repubblica di San Marino dove ai sensi

dell’art. 2 comma 8 del codice della strada, durante la marcia è vietato

fumare, usare cuffie sonore o apparecchi radiotelefonici, salvo che questi

siano muniti di dispositivi che non richiedano per il loro funzionamento

l’uso delle mani, o mantenere il volume di apparecchi radio o di

riproduzione sonora tanto alto da compromettere la sicurezza della guida.

La sanzione va da un minimo di 100 euro a un massimo di 300 euro.

Per concludere

Si è visto che l’urgenza della questione sicurezza stradale richiede

l’elaborazione e la messa in atto di strategie efficaci di contrasto che

iniziano dall’aumento dei controlli, passando anche da una maggiore

severità nel punire le violazioni al Codice della Strada.

È vero che importanti risultati sono stati raggiunti, ma molta strada è

ancora da percorrere per raggiungere l’obiettivo più ambizioso, che è

quello di salvare quante più vite umane possibile.

In questo panorama, veramente poco edificante, per perseguire i

comportamenti illeciti, la Polizia Stradale sta schierando, in alcune realtà

territoriali, anche pattuglie con colori di serie (le cosiddette ‘civette’) che

dovrebbero portare maggiori risultati. Infatti, troppo spesso l’utilizzo delle

autovetture con i colori di istituto è risultata inefficace su questo tema,

poiché si limita

ad avere un effetto nell’immediato, quando il conducente

del veicolo si accorge della presenza della polizia, magari attraverso un

colpo d’occhio allo specchietto retrovisore.

L’attuale sanzione pecuniaria abbinata alla sottrazione di punti dalla

patente, potrebbe essere accompagnata, sollecitando in questo senso il

legislatore, dal ritiro della licenza di guida nell’immediatezza della prima

sanzione o da provvedimenti restrittivi sul veicolo condotto.

Quando i comportamenti illeciti costituiscono l’atteggiamento più

diffuso, come spesso accade nel settore della circolazione stradale, occorre

necessariamente ricorrere a strategie sistematiche che permettano di

allargare, quanto più possibile, la base di controllo.