Previous Page  35 / 100 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 35 / 100 Next Page
Page Background

Massimo Servadio

31

Maestri di mestiere o comunità di pratica

Maestri: persone che insegnino il mestiere, che siano responsabilizzate

nel loro compito istituzionale di creare fiducia e trasmettere competenze

tecniche e comportamentali.

Questi maestri devono, però, essere valorizzati: le aziende hanno un

grande patrimonio che risiede nelle persone e nelle loro consolidate

competenze, ma non si è maestri fino a quando non si è riconosciuti come

tali.

Dopo opportuna formazione, i maestri di mestiere sono in grado di:

-

partecipare a colloqui di selezione;

-

testimonianze in corsi di formazione,;

-

accoglienza, l’inserimento e la formazione dei neoassunti;

-

attività di accoglienza per colleghi trasferiti da altri settori;

-

vere e proprie visite guidate per esterni;

-

attività di realizzazione di filmati formativi e ancora in

testimonianze tecniche per studenti di scuole superiori.

Trasmissione delle tacit skills

La trasmissione delle competenze tacite all’interno dei contesti

organizzativi ha luogo secondo tre fondamentali modelli ideal tipici:

A)

One to one

, tipicamente adottato in percorsi più o meno formalizzati

di empowerment e sviluppo delle competenze di lavoratori più giovani o

meno esperti, all’interno di processi orientati al ricambio generazionale e

realizzati attraverso pratiche di diverso tipo (coaching, mentoring);

B) Il secondo modello è quello

proceduralizzato

e, quindi,

formalizzato in termini di scopi, metodi, contenuti, tempi risultati attesi;

rivolto in particolare ai neo assunti nell’ambito dei percorsi di

addestramento e formazione in ingresso, anche realizzati attraverso forme

di training on the job;

c)

Istituzionalizzato

, in esperienze formali ed informali di tipo

collettivo finalizzate allo scambio e alla condivisione dei saperi, attuate a

livello di piccoli gruppi specializzati, «campi di brainstorming» e che

trovano espressione in esperienze come quelle dei circoli di qualità.

Progetti di smart working

In generale lo smart working presuppone che si trascorra la settimana

in parte a casa, in parte in ufficio. In questo modo si evita l’«effetto

isolamento» e si mantiene il contatto diretto con capo e colleghi.