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Il progetto della “Buona prassi”
Conoscere e gestire il “TECNOSTRESS” per tutelare la salute
dei lavoratori e migliorare i rendimenti dell’azienda
Il progetto della “Buona Pratica” è stato sviluppato e realizzato da:
Premessa
Le linee di indirizzo di seguito presentate vogliono rappresentare
una proposta operativa per l’esecuzione di una corretta
valutazione del rischio stress lavoro correlato e del TecnoStress
secondo quanto previsto dall’art.28 del D.lgs. 81/2008.
In Italia sono 1,8 milioni i lavoratori a rischio TecnoStress, una vera
e propria patologia che scaturisce dall'uso eccessivo e simultaneo
di informazioni digitali.
I sintomi collegati al TecnoStress sono numerosi: mal di testa,
ipertensione, ansia, attacchi di panico, calo della concentrazione,
disturbi gastrointestinali e cardiocircolatori, depressione, disturbi
alla memoria, insonnia, depressione.
Il TecnoStress è una malattia professionale, come ha stabilito una
sentenza del 2007 della Procura di Torino, in seguito a una
inchiesta del pubblico ministero Raffaele Guariniello. Rientra
quindi nell’elenco dei rischi che il datore di lavoro ha l’obbligo di
valutare, ai sensi dell’art. 28 del Testo Unico 81-2008 e - più in
generale - dall’articolo 2087 c.c. il quale impone all’imprenditore
di adottare, nell’esercizio dell’attività di impresa, le migliori
misure tecnologiche e organizzative disponibili in un determinato
momento storico (Cass. pen., sez. IV, 14 ottobre 2008, n. 38819).