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Simonetta Lo Brutto

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devono affrontare. Del resto, stiamo parlando di vite umane e poiché alla

vita umana si fa fatica ad attribuire un valore, essendo questo

incommensurabile, è di tutta evidenza che il costo sociale che ne deriva

pone all’attenzione di tutti la questione sicurezza.

Il quarto Programma di azione europea sulla sicurezza stradale, per il

periodo 2010-2020, individua nella riduzione di un ulteriore 50% delle

vittime di incidenti stradali il nuovo obiettivo da raggiungere.

In Italia dal 2001, anno di inizio del precedente programma di azione

europea, al 2015, si è registrata una diminuzione di quasi il 52% dei

decessi, arrivando ai 3.419 del 2014, a fronte dei 7.096 registrati nel 2001.

Sebbene molto si sia fatto, ciò non è di conforto poiché il numero delle

vittime di incidenti stradali resta ancora troppo alto.

Nei primi otto mesi del 2016 il numero delle vittime della strada è sceso,

facendo registrare un -3 %; da gennaio ad agosto 2016 Polizia Stradale e

Carabinieri hanno elevato 30.094 sanzioni a chi guidava usando il

cellulare, il 26,6% in più rispetto allo stesso periodo del 2015.

Il dato da sé già significativo fotografa soltanto una parte della realtà;

resta il fatto che ad abbassare il livello di attenzione mentre si guida è

soprattutto l’uso dello smartphone, che implica molto più di una già molto

pericolosa guida senza auricolare.

È la cronaca a riferire di incidenti causati dall’invio di sms, dai selfie e

chattando sui social network: ognuna di queste attività equivale a guidare

bendati per almeno 10 secondi. In questo lasso di tempo, a 40 km/h,

velocità che non tiene nessuno, si percorrono almeno 110 metri, in cui può

succedere di tutto.

Fatto ancora più sbalorditivo è quanto è emerso da indagini fatte da

alcuni istituti di ricerca che, su un campione di conducenti di età compresa

tra i 18 ed i 64 anni, il 51% ammette di aver guidato con il cellulare in

mano. Il dato è sorprendente ma ancora peggio è il sapere che la Polizia

Stradale ritiene che il numero possa essere molto più significativo.

La distrazione

Uomo, veicolo e strada sono gli elementi da tenere in considerazione

per l’analisi dei dati alla guida. In particolare, veicolo e strada sono

costantemente sotto la lente di ingrandimento: il primo per l’evoluzione

tecnologica, che rende i mezzi sempre più performanti, sino ad arrivare al

paradosso dell’auto senza conducente (driverless car), per la quale c’è da

chiedersi se sia davvero la risposta all’ottimizzazione del traffico e alla