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Q1, 2017 – Prevenzione infortuni su strada. Le azioni INAIL

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l’attuazione di specifiche misure di protezione e, considerata la

multifattorialità delle cause degli incidenti, l’attuazione di azioni che

incidano simultaneamente su più fattori di rischio.

Da tenere in considerazione, inoltre, gli effetti delle campagne di

sensibilizzazione rivolte alla popolazione, che permettono una maggiore e

più capillare conoscenza dei rischi e delle sanzioni, ai fini di una migliore

applicazione della legislazione.

La prevenzione richiede, pertanto, un approccio multidisciplinare e il

coinvolgimento di tutte le Istituzioni a vario titolo interessate. Va anche

detto che la dimensione del problema è desumibile anche dagli sforzi fatti

in questi anni anche a livello europeo: non a caso, nell’ambito del terzo

programma di azione europeo per la sicurezza stradale (in vigore fra il

2003 e il 2010), la Commissione europea sottolineava la necessità di

ulteriori sforzi per migliorare la sicurezza stradale.

Gli orientamenti europei 2011-2020 sulla politica di sicurezza stradale

hanno inteso definire un quadro generale e obiettivi ambiziosi che servono

a orientare le strategie nazionali e locali, nel rispetto del principio di

sussidiarietà.

In seguito al programma d’azione 2003-2010, infatti, la Commissione

ha proposto di mantenere l’obiettivo del dimezzamento del numero totale

di vittime della strada nell’Unione tra il 2010 e il 2020.

Dati infortunistici e tecnopatici generali

Come rilevabile dalla tabella n.1, relativa alle denunce di infortunio

registrate dall’Inail nel quinquennio 2011-2015, prosegue l’andamento

decrescente registrato negli ultimi anni.

Analizzando i dati di fonte Open Data Inail aggiornati al 30 aprile 2016,

infatti, troviamo una diminuzione complessiva delle denunce di infortunio

di circa il 22% tra il 2015 e il 2011.

Si sottolinea, inoltre, come la diminuzione delle denunce di infortunio

in itinere, nello stesso arco temporale, (2011-2015) sia pari al del 5,64%,

molto inferiore rispetto al meno 24,46% di variazione complessiva per le

denunce di infortunio in occasione di lavoro, nello stesso intervallo

temporale. Ciò significa che la diminuzione degli infortuni in itinere è

molto meno cospicua di quella degli altri infortuni, confermando che

l’itinere rappresenta senz’altro una porzione molto critica degli ambiti

infortunistici, sulla quale è necessario intervenire con azioni preventive

mirate.