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Q3, 2017 – Aspetti socio-sanitari inerenti i lavoratori anziani

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e che possa garantire la giusta valorizzazione del patrimonio professionale

ed umano del lavoratore.

Va da sé che i cambiamenti psicofisici legati all’invecchiamento

possono ridurre l’abilità allo svolgimento di alcune attività lavorative, o

aumentare la suscettibilità ad alcuni fattori di rischio lavorativo o, ancora,

creare condizioni che aumentano il rischio di infortunio. I lavoratori più

anziani non costituiscono, però, un gruppo omogeneo. Possono sussistere

differenze considerevoli tra persone della stessa età; infatti, i cambiamenti

delle capacità funzionali non sono uniformi, in quanto esistono differenze

individuali nello stile di vita, alimentazione, forma fisica, stato di salute,

predisposizione genetica alle malattie, livello di istruzione, impieghi

lavorativi, influssi ambientali. Pertanto, è necessario personalizzare le

iniziative di tutela del “bene salute” e lo sviluppo di specifiche procedure

di sorveglianza sanitaria.

I cambiamenti psicofisici legati all’invecchiamento e le competenze

lavorative

I cambiamenti psicofisici legati all’invecchiamento possono essere

suddivisi in fisiologici e patologici. I cambiamenti fisiologici sono

normali, cioè compaiono in tutti gli individui, anche se con una estrema

variabilità da individuo a individuo, per un duplice ordine di fattori:

genetici e ambientali, quali lo stile e le abitudini di vita. I cambiamenti

patologici, invece, non dipendono dal normale processo di

invecchiamento, ma da patologie che vi si sovrappongono, la cui frequenza

aumenta con l’età, anche se colpiscono solo alcuni individui.

Fondamentale è considerare questi cambiamenti nella valutazione dei

rischi, nell’assegnazione dei compiti lavorativi e nell’ eventuale modifica

dell’ambiente di lavoro.

I cambiamenti fisiologici

Con l’età vi è la tendenza a un progressivo deterioramento delle

funzioni neurologiche: riduzione delle abilità cognitive e della capacità di

trattamento di informazioni complesse, difficoltà a ricordare o a trovare la

parola giusta, individuare relazioni, comprendere i nessi e le implicazioni

tra fatti ed oggetti. Vi sono, inoltre, difficoltà di concentrazione, difficoltà

nelle attività che prevedono

problem solving

, ragionamento logico e rapidi

tempi di reazione e difficoltà ad apprendere nuove nozioni. Questi

cambiamenti delle funzioni mentali e delle abilità cognitive possono creare