Mariano Innocenzi, Adriano Papale
21
difficoltà ad adattarsi all’evoluzione del lavoro, che cambia velocemente e
che richiede nuove competenze tecniche e informatiche e mentalità critica
e flessibile per affrontare problemi complessi.
Anche gli apparati sensoriali mostrano un progressivo deterioramento
delle loro funzioni. A livello degli occhi si ha una riduzione dell’acuità
visiva, la difficoltà di messa a fuoco, in particolare degli oggetti vicini
(presbiopia), la riduzione del campo visivo, la maggiore facilità alla
comparsa di fenomeni di abbagliamento, la difficoltà di adattamento visivo
in ambienti poco illuminati e la riduzione della produzione di lacrime con
conseguente secchezza oculare. La diminuzione delle capacità uditive è un
fenomeno graduale associato all’età (presbiacusia) che, solitamente,
comincia dopo i 40 anni e che spesso colpisce principalmente le frequenze
alte. Si manifesta con la difficoltà a percepire comunicazioni verbali
specialmente se vi è rumore di sottofondo. Inoltre, le strutture
dell’orecchio interno, deputate al mantenimento dell’equilibrio, vanno
incontro a irrigidimento e deterioramento, con conseguenti problemi di
instabilità e perdita di bilanciamento fisico. L’olfatto e il gusto diventano
meno acuti e si ha anche una secchezza della bocca, dovuta a una riduzione
della produzione di saliva da parte delle ghiandole salivari. I cambiamenti
della vista possono rendere difficoltose tutte quelle attività che richiedono
di osservare oggetti molto vicini o di piccole dimensioni, che si svolgono
in ambienti poco o troppo illuminati o che richiedono un ampio campo
visivo (tipo la guida). Le modifiche dell’udito possono aumentare il
fastidio legato al rumore di sottofondo, anche se lieve, che caratterizza
molte attività. Inoltre, possono creare problemi di comprensione della voce
parlata e di percezione dei segnali sonori di avviso o pericolo. Le
alterazioni dell’equilibrio possono rendere pericolose alcune attività
lavorative, quali il lavoro in altezza. Le modifiche dell’olfatto possono non
permettere di rilevare gli odori di sostanze chimiche, anche tossiche,
presenti nell’ambiente a causa di fughe o dispersioni accidentali.
A livello dell’apparato muscoloscheletrico, si ha una riduzione della
forza muscolare, difficoltà motorie e un rallentamento della rapidità dei
movimenti, mentre a livello delle articolazioni, si ha una riduzione della
flessibilità
articolare.
Questi
cambiamenti
dell’apparato
muscoloscheletrico possono rendere difficoltose tutte le attività di
movimentazione manuale di carichi, o quelle che comportano un
sovraccarico degli arti superiori (movimenti ripetitivi) o che richiedono di
mantenere posture fisse (sia in piedi che seduti) per periodi prolungati.