On. Luca Sani
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La “Carta di Milano” – dichiarazione congiunta degli Stati sugli
impegni per la sostenibilità dell’agricoltura del futuro – conterrà alcuni
impegni relativi anche alla sicurezza del lavoro in agricoltura: si tratta di
un documento che la XIII Commissione agricoltura ha sostenuto con un
atto d’indirizzo approvato dalla Camera dei Deputati, volto a
responsabilizzare l’opinione pubblica, le associazioni, le imprese e le
istituzioni di differente livello, a partire dalla convinzione che il diritto a
un cibo adeguato e sicuro è un diritto umano fondamentale, che chiama in
causa l’eguale dignità delle persone.
Governo e Parlamento in questo senso sono intervenuti con atti
legislativi che mirano sia a semplificare le procedure e gli adempimenti
per le imprese, sia a costruire un quadro di regole che garantiscono i
lavoratori sotto il profilo della sicurezza.
Nello specifico si tratta del pacchetto di norme denominato
“Campolibero”, che ha introdotto importanti semplificazioni, poi
rafforzate nel “Collegato agricoltura” alla Legge di Stabilità, approvato dal
Senato e in discussione alla Camera dei Deputati, in particolare per quanto
riguarda la “Rete del lavoro agricolo di qualità” istituita per semplificare
le procedure e i controlli previdenziali sulle imprese agricole che
aderiranno, con l’obiettivo di renderle più competitive e contrastare il
fenomeno del lavoro nero. La rete del lavoro agricolo di qualità sarà
composta da aziende della filiera agricola impegnate ad adottare criteri di
trasparenza e regolarità sul piano della contribuzione e dei comportamenti
a partire dal rispetto della normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
EXPO MILANO 2015, piattaforma di confronto su idee e soluzioni
condivise sul tema dell’alimentazione, stimolerà la creatività dei Paesi e
promuoverà le innovazioni per un futuro sostenibile; al contempo offrirà a
tutti la possibilità di conoscere e assaggiare i migliori piatti del mondo e
scoprire le eccellenze della tradizione agroalimentare e gastronomica di
ogni Paese. Per la durata della manifestazione, il nostro Paese sarà al centro
del dibattito mondiale sulle sfide del millennio per un’alimentazione
buona, sana e sostenibile. Questo significa aprire un dialogo e una
cooperazione tra nazioni, organizzazioni e aziende per arrivare a strategie
comuni per migliorare la qualità della vita e sostenere l'ambiente, con lo
sguardo rivolto alla qualità del lavoro contenuto nella produzione
agroalimentare.