On. Luca Sani
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EXPO 2015, Sicurezza del lavoro in Agricoltura
On. Luca Sani
1“Nutrire il pianeta, energia per la vita”
recita il claim di EXPO 2015,
la kermesse milanese alla quale parteciperanno 145 Paesi da tutto il mondo
che verterà sul concetto di sicurezza alimentare, declinato in ogni sua
sfaccettatura. In questo senso sarebbe pretenzioso parlare di sicurezza
alimentare omettendo in qualsiasi modo il tema della sicurezza sul lavoro
di chi il cibo lo produce.
È importante allora che il nostro Paese dia in quel consesso
internazionale il proprio contributo di merito su un tema tanto strategico,
sul quale abbiamo peraltro molto da dire, tenuto conto dell’esperienza
maturata nel settore primario, che è riuscito a creare nuova occupazione
anche in questi anni difficili di crisi.
Nonostante la drastica diminuzione di denunce degli infortuni sul
lavoro (-38% dal 2004 al 2012), l’agricoltura rimane in Italia uno dei
settori produttivi a maggior rischio d’infortunio; tuttavia il fenomeno della
regressione degli incidenti sul lavoro, va interpretato anche alla luce
dell’impatto avuto dalla crisi sul piano produttivo – non a caso la
diminuzione più forte la registra nello stesso periodo l’industria (-49%) –
oltre che valutato sulla base dell’innalzamento degli standard di sicurezza,
dovuti a prevenzione e miglioramento delle tecnologie applicate
all’agricoltura.
Tenendo conto degli specifici indici di rischio, basati sul rapporto tra
numero di infortuni rilevati dall’INAIL e occupati per settore economico,
risulta evidente che in Italia proprio l’agricoltura ha i valori più alti:
prendendo in esame gli indicatori nel 2012 il settore agricolo ha un indice
pari a 50,44 per 1.000 occupati, seguito a breve distanza dall’industria
(35,65 ‰), mentre è inferiore per quello dei servizi (24,66 ‰).
È chiaro come le lavorazioni agricole, in particolare quelle legate alla
coltivazione del terreno, presentino per la forte componente di opera
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Presidente della XIII Commissione (Agricoltura) della Camera dei Deputati.