Lorenzo Fantini
1
Editoriale
di Lorenzo Fantin
i 1L’agricoltura è un settore tradizionalmente fondamentale
dell’economia del nostro Paese, nel quale moltissimi italiani e sempre più
stranieri trovano – direttamente o indirettamente (penso alla “filiera” della
distribuzione dei prodotti agricoli o, ancora, a quella della loro
lavorazione) – la concretizzazione del proprio diritto al lavoro. Alla
rilevanza produttiva e sociale del settore si accompagna, tuttavia, una
incidenza del fenomeno infortunistico particolarmente elevata – che trova
la sua più eclatante espressione nelle morti da ribaltamento di trattore
(secondo l’Osservatorio ASAPS, fonte Casellario centrale infortuni
INAIL, addirittura 173 nel 2013) – così come preoccupanti sono i dati sulla
diffusione delle malattie professionali. Tali riscontri oggettivi impongono
all’operatore della prevenzione un approccio particolarmente attento alla
identificazione dei rischi legati ai lavori agricoli, così come una corretta
identificazione delle misure di prevenzione e protezione da scegliere ed
attuare nelle campagne e nelle lavorazioni connesse alle produzioni
agricole.
Queste motivazioni, tra le altre, hanno spinto AiFOS a rivolgere
un’attenzione specifica al settore, anche dedicando un numero dei
Quaderni al tema, alla gestione della salute e sicurezza in agricoltura e in
tutta la filiera agroalimentare, arrivando anche a parlare di igiene degli
alimenti; tale scelta è anche “sollecitata” dalla straordinaria occasione –
che dopo gli iniziali scetticismi e le deprecabili pratiche (peraltro ancora
in fase di accertamento da parte dell’attività giudiziaria) corruttive –
fornita dall’EXPO milanese, che affronta il tema della produzione degli
alimenti in una dimensione planetaria.
Nel lavorare – intervistando persone, assumendo informazioni,
approfondendo documenti – assieme alla redazione dei Quaderni (che, se
1
Direttore dei Quaderni della sicurezza di AiFOS, avvocato giuslavorista, già dirigente divisioni salute
e sicurezza del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.