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Lorenzo Fantini

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messe in campo dalle aziende in questi anni, la quale costituisce una

importante criticità in termini prevenzionistici. Infatti, continuano a

verificarsi una serie di eventi, taluni riferiti prevalentemente al passato ma

ancora di drammatica rilevanza oggi (si pensi all’inquinamento del

territorio, nel quale insistono industrie chimiche, petrolchimiche o

siderurgiche) e altri legati all’utilizzo massiccio di sostanze chimiche in

molti settori produttivi, che impongono di non abbassare l’attenzione e la

guardia sull’argomento. Penso, ad esempio, alla nascita di nuovi materiali

(le nano-particelle su tutti) e allo studio degli effetti di talune sostanze in

termini di interferenze endocrine e neuro tossicità (mi riferisco

all’aumento delle patologie degenerative nella popolazione generale); o,

ancora, all’incidenza troppo elevata di tumori professionali o ambientali

(compresi quelli meno noti) e all’aumento delle forme allergiche in tutte

le fasce di popolazione, ad iniziare dai minori. In altre parole, la

prevenzione, la gestione ed il controllo del rischio chimico-cancerogeno

ambientale e occupazionale è per AiFOS un tema fondamentale e ancora

da approfondire, al quale è stato ritenuto necessario riservare un Quaderno

fitto di interventi non solo “tecnici” ma anche di più generale interesse in

termini prevenzionistici.

Dalla lettura dei contributi che questo Quaderno ospita emerge

chiaramente la necessità di fare in modo non solo che le Aziende

recepiscano le recenti disposizioni in materia di schede di sicurezza ed

etichettature, ma che condividano la necessità di un approccio rigoroso e

in termini di efficacia alla gestione del rischio chimico, a partire dalla

progettazione, erogazione e valutazione in termini di efficacia (vale a dire

di reale apprendimento) di percorsi di formazione, informazione e

addestramento nei riguardi di coloro che, a vario titolo, siano chiamati ad

avere a che fare con le sostanze chimiche in azienda. Allo stesso tempo,

sarà fondamentale che i soggetti pubblici competenti in materia

raccolgano, scelgano e diffondano con ogni possibile iniziativa

promozionale le migliori buone prassi legate all’utilizzo meno pericoloso

possibile degli agenti chimici nei processi produttivi. In tale contesto, assai

importante sarà il ruolo degli operatori della salute e sicurezza (tra i quali

i soci AiFOS), chiamati a far comprendere a tutti, a partire dai lavoratori,

le dinamiche di corretta conoscenza ed efficace gestione sul lavoro di un

rischio “antico” ma tutt’altro che privo di attualità.