Rocco Vitale
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La globalizzazione dei mercati e soprattutto il cambiamento che sta
avvenendo nel mondo del lavoro, profilano nuovi e inesplorati campi di
intervento: il lavoro non è più il punto di partenza e di ancoraggio della
società, come invece visto per il modello tradizionale analizzato poco fa.
Assistiamo ad un’
inversione di tendenza
in cui l’
esigenza formativa
viene portata in primo piano, ancor prima del lavoro, volta ad un
cambiamento dei comportamenti.
La formazione e la sua valutazione, quindi, opereranno prima, per
favorire il cambiamento della persona chiamata ad entrare in un nuovo
mercato del lavoro.
L’azione formativa, prima del lavoro, sta già avvenendo. Basti pensare
alla
recente introduzione dell’alternanza scuola lavoro. Pur con molti limiti
strutturali ed organizzativi si è intrapresa la strada della formazione prima
dell’ingresso nel mondo del lavoro, attraverso la frequenza a corsi di
formazione generale e specifica che solitamente sono rivolti ai lavoratori
e non agli studenti.
Di seguito le ragioni di questa azione:
1.
Da un lato gli allievi svolgono il corso all’interno della scuola,
assolvendo all’obbligo formativo.
2.
Il datore di lavoro è esonerato dal costo e del tempo per la
formazione.
3.
Il datore di lavoro può chiamare, subito dopo il diploma, giovani sia
per stage, tirocini o prima assunzione, con la consapevolezza che i
giovani hanno già assolto all’obbligo formativo di base previsto
dalla normativa.
Formazione
Lavoro
Cambiamento
Cambiamento
Formazione
Lavoro
Valutazione della Formazione
Valutazione della Formazione