

Lorenzo Fantini
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Editoriale
di Lorenzo Fantin
i 1Lo stress lavoro-correlato suscita da sempre le più ampie e spesso aspre
discussioni. Ciò in ragione, da un lato, del non sempre corretto
inquadramento della tematica e, dall’altro, dell’ampiezza dei punti di vista
dai quali – in modo egualmente esatto – l’argomento può essere trattato.
Al riguardo va detto che in Italia di stress lavoro-correlato si è
cominciato a parlare in modo diffuso nel 2007 e nel 2008, nell’ambito di
una articolata e complessa operazione di inserimento nell’ordinamento
giuridico dell’obbligo di valutazione dei c.d. rischi “emergenti” da lavoro.
Ricordo benissimo, infatti, le estenuanti disquisizioni relative alla
necessità o meno di puntualizzare come la valutazione di “tutti i rischi” in
materia di lavoro dovesse necessariamente contenere elementi come lo
“stress”, il “mobbing”, i “rischi psicosociali” o, invece, lo “stress lavoro-
correlato”. La conclusione di tali attività è stata a mio parere la più cauta e
corretta, avendo il Legislatore del 2008 optato (all’articolo 28 del D.lgs. n.
81/2008) per un documento di valutazione dei rischi nel quale non può
mancare – in ogni azienda – la valutazione dello stress “lavoro-correlato”.
Tale affermazione di diritto non è, tuttavia, servita a porre un freno alle
polemiche al riguardo, tanto che tra il 2008 e il 2010 la Commissione
consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro è stata impegnata
in una sorta di “maratona” di studio e discussione in ordine alle modalità
per mezzo delle quali lo stress lavoro-correlato debba essere valutato ed
inserito nel documento di valutazione del rischio. L’opera si è conclusa
con la faticosa stesura del testo delle indicazioni metodologiche apparso
nel novembre 2010, divenuto parametro di riferimento per la valutazione
dello stress lavoro-correlato nel territorio nazionale.
Ciò nonostante (e questo Quaderno AiFOS, letto con la dovuta
attenzione, lo conferma in modo lampante) le opinioni sulla pertinenza
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Direttore dei Quaderni della sicurezza di AiFOS, avvocato giuslavorista, già dirigente divisioni salute
e sicurezza del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.