Q1, 2017 – Il rischio stradale. L’esperienza della Polizia Stradale
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cellulare senza vivavoce, prevede una modesta sanzione pecuniaria, con
sanzioni accessorie solo in caso di recidiva biennale. Sebbene l’ultima
modifica alla normativa sia datata 2002, si è del parere che non sia
aggiornata rispetto alle nuove tecnologie, perché ad esempio non
disciplina l’uso degli smartphone, non tanto in modalità di conversazione,
quanto nell’uso di tutte le altre applicazioni, come ad esempio gli sms che,
durante la guida, possono avere esiti veramente disastrosi.
Nel pessimismo cosmico che distingue l’utente della strada medio,
quello per intendersi che condanna i comportamenti scorretti altrui
assolvendo sempre e comunque se stesso, c’è chi ritiene che il nostro
ordinamento abbia qualche lacuna e chi, al contrario, gli imputa uneccesso
di produzione.
È di tutta evidenza che la complessità dei fenomeni sociali e il loro
rincorrersi nel tempo richiedano frequenti aggiornamenti e modifiche per
rendere più efficaci e maggiormente dissuasive le norme: per questo,
probabilmente, un inasprimento delle sanzioni, che incida non tanto
sull’aspetto monetario quanto
sul titolo abilitativo e sulla disponibilità dei
veicoli, potrebbe fungere da maggiore deterrente creando quel necessario
“spauracchio” più funzionante con il popolo italico.
Fuori dall’Italia
Francia
Ma vediamo cosa succede a due passi da noi, al di là delle Alpi.
Dal 1 luglio 2015 in Francia, con l’entrata in vigore della 22esima
misura del piano d’azione nazionale per la sicurezza stradale, una modifica
di quel codice della strada vieta a tutti i conducenti di autovettura,
autocarri, motocicli e ciclomotori di portare all’orecchio dispositivi
suscettibili di emettere suoni (conversazioni telefoniche, musica, radio).
Unica eccezione gli apparecchi elettronici correttori di ipoacusia.
Sostanzialmente, per telefonare mentre si guida, si devono utilizzare le
sole apparecchiature viva voce. La sanzione prevista per le violazioni della
nuova norma è di 135 euro, con decurtazione di 3 punti dalla patente di
guida, su un totale di 12 punti disponibili.
Questa maggiore severità discende dall’esigenza di contrastare un
comportamento che in Francia è responsabile di 1 incidente stradale su 10
e che, secondo le statistiche transalpine, moltiplica per tre il rischio di