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Q3, 2017 – Rapporto tra alimentazione, sicurezza sul lavoro ed invecchiamento.

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• L’innalzamento dell’età pensionabile, che ha portato un

invecchiamento della popolazione lavorativa, la quale, che per motivi

fisiologici, risponderà ai rischi lavorativi in modo diverso.

• L’obbligatorietà di effettuare la valutazione dei rischi tenendo

conto anche dell’età dei lavoratori (non a caso la campagna 2016-17

dell’Agenzia Europea per la Sicurezza sul Lavoro è intitolata proprio

“Ambienti di lavoro sani e sicuri ad ogni età”, e va a trattare proprio questi

aspetti).

• La grande efficacia che l’alimentazione può avere se utilizzata

come strumento di prevenzione dei rischi, utile a limitare i danni che le

problematiche legate al lavoro e all’invecchiamento possono comportare

al lavoratore.

Per questi motivi le aziende dovrebbero interessarsi alla tematica in

oggetto e, attraverso l’aiuto di personale esperto in materia, dovrebbero

predisporre strategie di intervento basate non solo sulla cura dei sintomi,

bensì sulla prevenzione e la cura del processo di invecchiamento. Vista la

nota influenza che la nutrizione esercita sulla salute e sulla senilità, proprio

l’alimentazione potrebbe essere una delle armi da utilizzare per

raggiungere tale scopo.

Come dimostrato da diversi studi, l’alimentazione non influisce solo

sulla salute del lavoratore, ma anche sul suo rendimento e soprattutto sulla

sua sicurezza. Ad esempio, un prolungato e grave errore alimentare può

avere conseguenze sfavorevoli sulle capacità cognitive, sul rendimento,

oltre a poter provocare cali di attenzione che possono aumentare

nell’operatore il rischio infortunistico. I lavoratori dovrebbero conoscere

gli alimenti più utili al loro lavoro e, soprattutto, dovrebbero seguire una

dieta sana, associata a regolare esercizio fisico, che permetta loro di

migliorare le prestazioni lavorative e di ridurre la possibilità che accadano

eventi avversi.

Per fare ciò è necessario che i lavoratori abbiano la giusta conoscenza

del tema, nonché la giusta percezione del problema. Potrebbe, dunque,

essere utile a livello aziendale partire dalla formazione del personale,

analizzando il ruolo chiave che l’alimentazione e l’attività fisica hanno

sulla salute in generale e, quindi, sul lavoro. Peraltro, visto che

nell’aggiornamento della formazione obbligatoria prevista dagli Accordi