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Q3, 2017 – Rapporto tra alimentazione, sicurezza sul lavoro ed invecchiamento.

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il mal di schiena, sarebbe corretto evitare di assumere cibo sulla scrivania

e/o di fretta. Mangiare alimenti mentre si è alla guida, davanti al pc o in

altre situazioni “scomode”, fa sì che si assumano posture incongrue

“ricurve” che non aiutano la digestione e aumentano i danni legati

all’ergonomia della postazione. Diventa, quindi, utile consumare i pasti

con tranquillità, in convivialità, mantenendo la colonna vertebrale eretta e

le spalle allineate così da agevolare anche il processo digestivo.

Ultimo esempio analizzato è quello del rischio rumore. A livello

generale, la sordità può essere contrastata attraverso una sana

alimentazione. Anche i danni extra uditivi del rumore si possono

combattere tramite una dieta ben calibrata. Peraltro, la perdita di capacità

uditiva non è solo collegata al rischio rumore, bensì all’invecchiamento.

Contro queste tipologie di rischio è chiaro che si deve intervenire con la

prevenzione e la protezione all’interno del luogo di lavoro, ma questi

interventi possono essere coadiuvati in parte anche dalla dieta. A livello

generale, per prevenire la sordità, soprattutto nelle persone di sesso

maschile, una dieta ricca di acido folico, può aiutare. Uno studio,

presentato ad un congresso dell'American Academy of Otolaryngology-

Head and Neck Surgery Foundation, ha dimostrato come l’acido folico,

che si trova in abbondanza in alcuni alimenti come le verdure a foglia

verde, gli agrumi, i legumi, i cereali, in alcuni frutti, può essere un’arma

utile per la prevenzione dei danni all’apparato uditivo. I dati raccolti

derivano da circa 3600 uomini che hanno avuto una perdita di udito più o

meno accentuata. In queste persone sono state analizzate le abitudini

alimentari, per capire l’introito di vitamine, antiossidanti ed altri

micronutrienti: la loro dieta è stata valutata regolarmente nel tempo, perché

i partecipanti provenivano dall'Health Professionals Follow-Up Study, che

ha seguito dal 1986 al 2004 oltre 50 mila uomini sottoponendo loro ogni

anno anche questionari specifici per valutarne l'alimentazione. I risultati

dell'analisi hanno svelato che gli over 60 che consumavano molti cibi

ricchi di folati o prendevano supplementi a base di acido folico (o vitamina

B9) registravano una riduzione del 20 per cento del rischio di sordità più

o meno consistente. Un altro studio olandese, che ha coinvolto oltre 700

persone fra 50 e 70 anni, ha dimostrato che i folati riducono l'entità

dell'inevitabile perdita dell'udito nell’invecchiamento. In quel caso i

partecipanti hanno assunto per tre anni 800 milligrammi di acido folico al

giorno (l'introito giornaliero raccomandato è 200 milligrammi, 400 per le