Previous Page  71 / 100 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 71 / 100 Next Page
Page Background

Matteo Fadenti

67

Stato-Regioni del 21/12/2011 si devono trattare argomenti diversi da quelli

del “corso base”, il rapporto tra alimentazione, invecchiamento e lavoro

potrebbe proprio essere una di quelle ‘nuove tematiche’ da trattare.

Ovviamente, l’alimentazione non può essere l’unico strumento di

prevenzione dei rischi lavorativi; tuttavia, se utilizzato correttamente, può

portare benefici sia al lavoratore che alla salute dell’azienda.

Uno dei rischi potenzialmente presenti è quello dello stress lavoro

correlato, anche in virtù del fatto che i danni provocati dal “distress”

aumentano con l’invecchiamento del lavoratore. Proprio nei confronti di

tale rischio, l’alimentazione può aiutare a limitarne i danni (soprattutto

quelli legati all’ansia e alla depressione).

Ad esempio, alimenti ricchi di Omega 3 (come pesce, noci, mandorle)

aiutano a tenere sotto controllo la produzione di cortisolo e adrenalina,

responsabili dell’ansia e del nervosismo. Altro modello di nutriente utile

contro lo stress lavoro correlato è il magnesio, ottimo anti stress per le sue

proprietà rilassanti. Oppure gli antiossidanti, presenti soprattutto in frutta

e verdura, che aiutano a contrastare l’effetto dei radicali liberi e

prevengono l’invecchiamento cellulare. Ulteriori nutrienti, come gli

amminoacidi triptofano e teanina aiutano il cervello a produrre più

serotonina, riducendo così i sintomi dello stress.

Non solo, l’alimentazione può anche essere utilizzata per prevenire i

rischi secondari legati allo stress lavoro correlato, come i danni

gastroenterici, le malattie cardiocircolatorie e i livelli di LDL (così detto

colesterolo cattivo).

Ennesimo rischio che, normalmente, aumenta con l’invecchiamento è

quello ergonomico; infatti, invecchiando sempre più lavoratori lamentano

mal di schiena. Ovviamente, gli interventi di prevenzione e protezione sul

luogo di lavoro ed eventualmente le cure di un fisioterapista in questo caso

sono le armi più efficaci per prevenire e/o curare i danni dati da tale rischio.

Ciononostante, anche in questo caso l’alimentazione può aiutare: alcuni

consigli utili sono quelli di assumere almeno 5 porzioni al giorno (pari a

800-1000 grammi) di verdure e frutta nel corso di tutto l’anno (preferendo

le varietà di stagione), basare l’alimentazione quotidiana su cereali

integrali e legumi, assumere il corretto quantitativo di acqua. Inoltre, non

è importante solo ciò che si mangia ma anche il come. Infatti, per prevenire