Lorenzo Fantini
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Editoriale
di Lorenzo Fantin
i 1La tutela della salute e sicurezza sul lavoro in Italia è garantita da
principi costituzionali (quali gli articoli 32 e 41, secondo comma della
Costituzione), penali (vedasi gli articoli 437, 451, 589 e 590 del C.P.) e
civilistici (articolo 2087 C.C.), che delineano un quadro di riferimento
sicuramente complesso ma, allo stesso tempo, chiaro nelle sue linee
generali. In particolare, l’obbligo di sicurezza, che grava sul datore di
lavoro, impone di adottare ogni provvedimento idoneo – in base alle
migliori misure esistenti e conosciute – ad evitare che dall’espletamento
dell’attività lavorativa in azienda possa derivare, per cause legate alla
attività lavorativa stessa, una lesione alla persona del lavoratore. In altre
parole, ciò che si chiede alle aziende pubbliche e private (senza eccezioni)
è di predisporre adeguate misure precauzionali, la cui mancata adozione
può determinare, addirittura indipendentemente dalla circostanza che da
tale omissione sia disceso un danno fisico, una reazione dell’ordinamento
di matrice penalistica.
In tale contesto, il parametro di riferimento della normativa
prevenzionistica, in un’ottica di “effettività” delle tutele, è l’“ambiente di
lavoro”, o meglio l’“organizzazione” che fa capo all’imprenditore,
piuttosto che la condizione giuridico/formale nella quale versa il lavoratore
(che, infatti, non necessariamente deve essere subordinato per essere
beneficiario delle norme di prevenzione). Più in particolare, sempre
maggiore è lo spazio di rilevanza che viene attribuito al concetto di
“organizzazione” che troviamo, non a caso, declinato nel D.lgs. n. 81/08
con maggiore frequenza rispetto a quello di “impresa” (sul punto basti
pensare alla definizione di datore di lavoro, la cui condizione qualificante
è di essere, per l’appunto a capo, ossia responsabile, di una organizzazione
di lavoro).
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Direttore dei Quaderni della sicurezza di AiFOS, avvocato giuslavorista, già dirigente divisioni salute
e sicurezza del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.