Giovanna Alvaro, Stefano Dellabiancia, Elisabetta Maier
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In merito alla verifica degli apprendimenti, nel 43% dei casi si sono
svolte prove intermedie.
Sulla verifica finale emerge il dato più atteso, e cioè che nella stragrande
maggioranza dei casi sia stata effettuata tramite test a domande chiuse,
cosiddetti test a crocette. Da evidenziare inoltre il dato che in più del 10%
il test non sia stato corretto in aula.
I test a crocette, spesso anche costruiti senza una consapevole pre-
definizione del livello di difficoltà, risultano anche nel migliore dei casi
valutanti esclusivamente la sfera della conoscenza, il sapere acquisito,
immediatamente successivo all’attività formativa. Certamente, tali test non
si rivelano adeguati per misurare il livello di consapevolezza, di
cambiamento, di introspezione, di valorizzazione delle proprie precedenti
conoscenze e competenze da parte dei fruitori l’attività formativa. Inoltre,
non favoriscono un approccio formativo finalizzato alla scoperta della
propria volontà di imparare.
Per misurare l’efficacia del corso abbiamo proposto ai compilatori di
identificare quali strumenti abitualmente utilizzino; ogni strumento
proposto è atto a misurare diverse variabili: gradimento dei partecipanti,
soddisfazione dell’azienda, apprendimento. Era nostro intento verificare
cosa attualmente venga comunemente inteso con il termine “misurazione
dell’efficacia”. Il dato emerso evidenzia sicuramente un grandissimo
ricorso al questionario di gradimento e al test di apprendimento: possiamo
quindi evincere, sinteticamente, che con il termine “efficacia formativa” si
intenda generalmente il risultato di apprendimento e di soddisfazione del
partecipante al corso. Scarsamente misurata invece la soddisfazione del
cliente, in termini di follow up e di feedback della committenza.
Peraltro, i questionari di gradimento appaiono ben strutturati, andando
a considerare diversi item:
Un dato interessante è quello relativo alla verifica del soddisfacimento
de
lle aspettative dei partecipanti a fine corso, realizzata quasi nell’80% dei
casi.
Inoltre, nel 73% dei casi i dati emersi nei test di apprendimento e nel
questionario di valutazione sono stati elaborati in forma scritta e
documentale, ma solo nel 44% dei casi la relazione finale è stata inviata al
committente e solo nel 40% la relazione conteneva anche indicazioni e
suggerimenti per successive azioni formative.