/ Associazione / Videoconferenza per la salute e sicurezza, la posizione degli attori del settore: si prosegue anche nel post emergenza
Dichiarazione congiunta siglata da AiFOS insieme a AIAS, Associazione Ambiente e Lavoro, Comitato Salute e Sicurezza di AICQ, AIFES, Fondazione LHS, AIESIL, ANMIL e UNASF Conflavoro
La metodologia della videoconferenza è a tutti gli effetti equiparata all’aula e si proseguirà con il suo utilizzo per tutti i corsi teorici di salute e sicurezza. Questa è la posizione di AiFOS condivisa da altri otto importanti attori del settore: AIAS, Associazione Ambiente e Lavoro, Comitato Salute e Sicurezza di AICQ, AIFES, Fondazione LHS, AIESIL, ANMIL e UNASF Conflavoro.
In una dichiarazione congiunta, i soggetti firmatari riconoscono la videoconferenza sincrona, limitatamente alle parti teoriche dei corsi in materia di salute e sicurezza, un valido strumento per la formazione, da poter utilizzare anche successivamente al periodo emergenziale, in base a precise motivazioni giuridiche, etiche e sociali.
Passando in rassegna le indicazioni contenute nelle disposizioni normative e considerando l’orientamento più recente del legislatore, gli investimenti fatti in periodo pandemico, la congiuntura economica attuale caratterizzata da incertezza geopolitica, le nuove esigenze del mondo del lavoro, la videoconferenza sincrona è oggi la metodologia didattica più adatta per tutelare le attività delle imprese italiane e la professionalità di tanti enti formativi e dei docenti.
In attesa di una regolamentazione della videoconferenza per la salute e sicurezza, i soggetti firmatari della dichiarazione congiunta proseguiranno pertanto - con responsabilità e correttezza - nell’erogazione di corsi in videoconferenza sincrona, nel rispetto delle indicazioni previste oggi per l’erogazione dei corsi in presenza dalla normativa di salute e sicurezza sul lavoro.
Il Presidente AiFOS Rocco Vitale dichiara: «Il consenso unanime di tante realtà di rilievo nazionale attorno a questa posizione non può essere ignorato. Ritengo che il Governo si sarebbe comunque mosso su questa linea, tuttavia i professionisti e le imprese che rappresentiamo ci chiedono quanto prima una risposta certa per poter lavorare con serenità. Hanno bisogno di chiarezza da venerdì 1 aprile, non possono restare nel limbo in attesa del nascituro Accordo Stato Regioni. Abbiamo quindi ritenuto necessario sottoporre la nostra urgenza all'attenzione del Ministro del Lavoro Andrea Orlando, delle Regioni per tramite del Coordinamento tecnico interregionale, e dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro».
AiFOS - Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro
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