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/ Formazione / Aggiornamento coordinatori 40 ore / ORI MARTIN, BRESCIA: ancora un morto sul lavoro

ORI MARTIN BRESCIA: ancora un morto sul lavoro

Una dichiarazione del presidente dell’Aifos Rocco Vitale che chiede chiarezza. Lasciare le indagini alla magistratura, però che cosa è stato fatto per la sicurezza nell’acciaieria bresciana?

 

 

 

Il nuovo decreto del 3 agosto 2009, n. 106 che ha modificato ed integrato il D.Lgs. 81/08 prevede procedure ed azioni molto precise nel campo degli appalti. Si insiste sul Documento Unico della Valutazione dei Rischi Interferenti (DUVRI) che rappresenta il sistema di collaborazione tra datore di lavoro dell’azienda appaltante ed appaltatore.

Alla Ori Martin, l’ennesima vittima, era un lavoratore di una azienda esterna di manutenzione.

La domanda che ci si pone riguarda l’applicazione del DUVRI: è stato fatto sul serio oppure (come spesso avviene) era una fotocopia?

Su questi argomenti è intervento il prof. Rocco Vitale, presidente dell’Aifos che ha rilasciato la seguente dichiarazione.

 

La triste tematica dei numeri porta oggi a 765 i morti sul lavoro di quest’anno. Si è aggiunto un operaio (e quello in gravi condizioni) morto nell’acciaieria Ori Martin di Brescia.

Non si trattava di operai dell’azienda ma di una ditta esterna di manutenzioni. Le indagini dell’autorità giudiziaria servono per il processo ma nessun atto restituirà una vita spezzata ed una famiglia distrutta.

Dobbiamo chiederci perché ciò è avvenuto, capire le cause e fare in modo che accadimenti simili

non debbano più ripetersi. Ma, non saranno le sole indagini a risolvere questo problema. Vogliamo sapere e possiamo sapere, non vi sono segreti istruttori ma coraggio e lealtà. Vogliamo una risposta a semplici semplici domande:

  1. Il datore di lavoro si occupa direttamente della sicurezza oppure ha attuato la delega di queste funzioni correttamente come prevede l’art. 16 del D. Lgs. 81/08 recentemente modificato dal Decreto del 3 agosto 2009, n. 106
  2. Chi è il soggetto delegato all’applicazione della sicurezza
  3. Il R.S.P.P. Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione e il RLS, Rappresentante dei Lavoratori della Sicurezza, della Ori Martin hanno visto, controllato, applicato il Documento Unico della Valutazione dei Rischi Interferenti (DUVRI di cui all’art. 26)
  4. L’azienda di manutenzione quale stazione appaltante e la Ori Martin hanno cooperato e coordinato le loro attività.
  5. L’azienda di manutenzione era in regola con il Documento della Valutazione dei Rischi relativi al proprio personale e previsto le misure di sicurezza dotando sia i lavoratori sia le attrezzature delle necessarie verifiche
  6. I mezzi erano stati revisionati, quando, da chi, come.

Poche semplici domande per capire che cosa non è stato fatto.

La causalità può anche esserci: però i dati ci dicono che circa l’80% degli infortuni mortali avvengono per cause dovute ad errati comportamenti e solo il 20% sono imputabili a carenze tecnologiche.

Gli errati comportamenti si contrastano con una vera e seria formazione delle persone all’uso delle macchine, delle attrezzature ed ai dispositivi di protezione.

Se vogliamo che anche questa ennesima morte non resti un numero cerchiamo di capire e sapere: aiuterà tutti imprese e lavoratori a cambiare i comportamenti, attuare le norme e le leggi che non devono rappresentare un adempimento solo cartaceo o obbligato e normativo ma incidere direttamente sul lavoro.

 

 

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