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Ilaria Realfonzo, Francesca Giannotti e Federica Ceccarelli

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autorizzazione

(http://REACH.mise.gov.it/autorizzazione/navigator-

svhc).

Inoltre, per soddisfare le esigenze anche di coloro che sono coinvolti

dal REACH meno direttamente rispetto ai fabbricanti e/o agli importatori,

come appunto gli utilizzatori a valle, è stato messo a disposizione il

servizio di scaling

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(scaling.REACH@enea.it

), un sistema di calcolo che

richiede competenze tecniche non sempre presenti in azienda.

Dunque, ogni tipo di impresa, consulenti o, addirittura, un semplice

cittadino può rivolgersi all’Helpdesk REACH nazionale il cui servizio è

pubblico, totalmente gratuito e disponibile on-line. Non solo: è possibile

anche contattare uno dei 7 sportelli territoriali che, in collaborazione con

l’Helpdesk REACH, possono fornire un primo orientamento coprendo

tutte le Regioni.

In conclusione va precisato che l’Helpdesk nazionale non potrà mai

sostituirsi al ruolo pro-attivo che viene richiesto alle imprese nel controllo

e nella gestione dei rischi delle sostanze chimiche e non intende neanche

sovrapporsi all’offerta di servizi privati di consulenza: tuttavia, può essere

considerato come un “faro” che illumina costantemente il percorso

disegnato dal REACH che le imprese, grazie ai loro sforzi, devono

percorrere ogni giorno.

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Lo scaling è definito come un insieme di strumenti (fogli elettronici, algoritmi che descrivono il rapporto tra

una condizione e il rischio, modelli di calcolo appositamente costruiti) mediante i quali l’utilizzatore a valle può

valutare se nel proprio uso il suo rischio (definito più propriamente come RCR - Rapporto di Caratterizzazione

del Rischio-) è inferiore o uguale al rischio del fornitore riportato sullo SE (RCR utente ≤ RCR fornitore).