

Q2, 2017 – La strategia per uno sviluppo sostenibile
10
21mo secolo, quella della quarta rivoluzione industriale, la parte
ambientale farà la differenza e le imprese che lo hanno già capito saranno
più competitive. Bisogna però rivedere profondamente la governance del
processo”, ha detto ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti in occasione
del recente convegno dal titolo "Strategia nazionale per lo Sviluppo
Sostenibile".
Il percorso di elaborazione della Strategia nazionale
Con il 2016 ha preso avvio il percorso di elaborazione della Strategia
nazionale per lo sviluppo sostenibile.
Questo percorso consentirà alla Direzione generale per lo Sviluppo
sostenibile del Ministero dell’Ambiente di divulgare i contenuti
fondamentali dell’Agenda 2030, di realizzare una ampia consultazione
degli stakeholder, dando di volta in volta diffusione dei risultati, e di
comunicare la posizione dell’Italia rispetto al raggiungimento degli
obiettivi e dei target.
Nell’ambito di un processo partecipato che coinvolge tutti i dicasteri
competenti, le istituzioni pubbliche, il mondo della ricerca e della
conoscenza, proprio lo scorso 21 marzo il Ministero dell’Ambiente della
Tutela del territorio e del mare (MATTM) ha presentato agli interlocutori
della cittadinanza attiva, della ricerca e dell’economia una proposta di
Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile.A tale riguardo, nello stesso
ambito è stata lanciata una consultazione pubblica sulla strategia, quale
passaggio “necessario” prima di passare alla Conferenza Stato-Regioni e
al CIPE, così come previsto dalla Legge n. 221 del 28 dicembre 2015 e
che, ricordiamo, sarà parte integrante del DEF del prossimo anno.
Con la redazione della strategia nazionale l’Italia dà una prima risposta
alla sfida lanciata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a
settembre 2015: lavorare per uno sviluppo sostenibile dei territori, delle
città e della qualità della vita delle persone.
Pur scrivendo quando non è ancora stata fatta la stesura definitiva, di
massima, sono tre le scelte strategiche individuate dalla strategia:
I. Azzerare la povertà e ridurre l’esclusione sociale eliminando i divari
territoriali;
II. Garantire le condizioni per lo sviluppo del potenziale umano;
III. Promuovere la salute e il benessere.
Le scelte strategiche saranno declinate in obiettivi strategici e target
correlati.